1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... contatto schiusa come un fiore al mattino, ed il buchetto posteriore. Pochi istanti, poi sento un membro che forza la mia micetta ed in soli due colpi, me la sento colmata. Il gemito di Sabrina, mi fa intuire che anche lei è sottoposta al mio identico trattamento, ma poi una mano afferra i miei capelli, mi alza la testa ed una cappella turgida mi viene premuta sulle labbra: faccio uscire la lingua e la esploro brevemente, ma mi viene forzata in bocca, perciò comincio a spompinarlo. Con la coda dell’occhio, vedo che anche Sabrina è impegnata nelle mie stesse attività, mentre sento che l’uomo si sfila dalla mia topina e cambia… bersaglio, bruscamente, provocandomi una fitta di dolore. Nel frattempo, il cazzo che stavo succhiando è stato sostituito da un altro e poi… e poi gli uomini si avvicendano in tutti i miei anfratti, spesso scambiandosi anche tra me e Sabrina e la violenza di gruppo si dilata nel tempo.§§§§§§§§§§ Mi bruciava la fichina, il culetto, violati infinite volte: la gola la sentivo gonfia ed era irritata dai cazzi che mi avevano spinto fino in fondo e gli occhi mi bruciavano per lo sperma che, schizzatomi in faccia, li aveva raggiunti. Mi sentivo a pezzi, esausta, dolorante, insudiciata, ma dovevo ammettere di aver provato piaceri inimmaginabili, almeno all’inizio; poi, quando i violentatori si succedevano ormai indistinti, il dolore ovunque e successivamente una sorta di intontimento, di anestesia, una nuvola di vaga sofferenza, con la voglia che la cosa finisse ...
    ... al più presto. Stavamo tutti rifiatando ed io non vedevo l’ora di essere liberata da quella umiliante e scomoda posizione. Sentivo lo sperma, che avevano depositato nei miei buchini, colare fuori dagli orifizi sforzati e doloranti e che mi colava lentamente lungo le cosce. In un altro momento mi avrebbe disturbato moltissimo, una situazione del genere, ma l’intontimento seguito dal lungo stupro di gruppo, mi faceva registrare l’evento in modo solo marginale. Attendevo con annoiata impazienza di essere liberata e guardavo fiduciosa lo stesso muratore di prima avvicinarsi con una piccozzetta in mano, quando Angela lo fermò usando il suo discreto francese: «Aspettate: le due cagne adesso sono tutte sporche di voi; direi che prima di farle alzare, sarebbe buona norma igienica dargli una pulita, non credete?» I muratori ridacchiarono e si dichiararono d’accordo, predisponendosi ad assistere alla ennesima… diavoleria della Signora. Lei andò al rubinetto, regolò il getto ad una moderata pressione e poi ci lavò i visi e poi le cosce ed i sessi, schiudendoceli col due dita ed introducendo sgradevolmente il getto all’interno. Poi tornò al rubinetto e lo regolò ancora fino a far uscire un debole getto, che si incurvava quasi subito verso il suolo invece che cadere qualche metro più in là. Poi, mentre si avvicinava, spiegò: «Siete ancora sporche, ma per pulirvi a fondo ho un’ottima soluzione: vi farò un bel clistere» Mi sentii agghiacciare, ricordando quelli che avevo subito da bambina. ...
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