1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... -quanto sarcasmo, nei suo “signora”!- resti pure così: non mi sembra il caso che lei debba vergognarsi di essere vista nuda da un’altra donna… sbaglio?» Concluse dicendo “Sbaglio?” con un tono così gelido che non potei altro che scuotere la testa, in silenzio. «Appunto!» Verificò l’accuratezza della depilazione e la correttezza delle forature per i piercing ed annuì, con una sorta di sorrisetto. «Bene: sono molto contenta dei lavori che ha fatto per me; come da promessa, questo è per il disturbo che le ha dato il dovermi attendere» Mi porse un certo numero di banconote da venti euro che presi senza neanche guardarle: erano una notevole mancia. La ringraziai con un sorriso ed un cenno del capo e le posai su un ripiano, ma la sua voce richiamò la mia attenzione. «Però… però sono state commesse alcune irregolarità…» Ero stupefatta: irregolarità? E quali? Aprii la bocca per protestare, ma il suo sguardo severo mi raggelò e tacqui. «… Oltre ad aver sedotto i miei marinai…» Sedotto loro, io??? «… ha anche indotto la mia amica ad infrangere un patto che avevamo tra noi e, inoltre, l’ha spinta a prendere iniziative che non le competevano» Ero restata a bocca aperta, non riuscivo a scegliere uno dei mille argomenti che mi mulinavano in testa per controbattere a quelle accuse. Lei proseguì, imperterrita.«La mia amica, per queste due infrazioni, verrà punita… ma mi sembra giusto che anche lei l’accompagni in questa punizione… -la sua voce divenne fredda come il ghiaccio e dura come il ...
    ... diamante- … non trova??» Nuda, davanti a quella signora elegantemente vestita, accusata, sorpresa durante un’orgia con la sua amica e coi suoi marinai, non riuscii assolutamente a controbattere: annuii automaticamente. «Bene! Allora si rivesta: verrà con noi» Mi disse con un tono che non permetteva obiezioni di sorta. Così, andai verso la toilette, ma… «No, non stia a perder tempo a pulirsi, signora Sabrina: venga pure così; potrà farlo più tardi…” Le parole erano quelle di una cortese sollecitazione, ma il tono era indubbiamente quello di un ordine insindacabile. Annuii umiliata e indossai la canotta gialla e la minigonna di jeans che indossavo quella mattina, anche se con la fastidiosa sensazione di umido che mi davano le poche gocce di seme del giovane, che erano colate tra le mie natiche, mettendomi particolarmente a disagio. Come fui pronta, anche i due marinai erano rivestiti e Marica –ne avevo sentito il nome dalla Signora- di nuovo fasciata il quel trench e pronti ad uscire. Chiamammo due taxi, chiusi la porta del mio atelier ed attendemmo pochi minuti: il primo, caricò François che, presumibilmente, tornava a bordo con gli acquisti della Signora e noi quattro salimmo sul secondo.§§§§§§§§§§Oddio: una punizione! Cosa mai mi farà fare, Angela, per punirmi? François le aveva detto che avevo infranto il voto del silenzio con Sabrina –ma senza volere!!!- e che poi mi ero toccata. Salendo sulla monovolume che faceva da taxi, sento addosso gli occhi dell’autista. Mi siedo e ...
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