Un rappresentante sposato
Data: 15/02/2024,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... depilata e… oddio, no! Non vorrà davvero farmi anche quello! Ma lei continua, ignorando totalmente della mia contrarietà alla seconda parte del progetto, e spiega che sarebbe andata a fare shopping e che sarebbe tornata lì a un paio d’ore; avrebbe però lasciato i due marinai in mia compagnia… sospetto che abbia organizzato così per fargli godere la mia umiliazione per la totale esposizione e la manipolazione fatta dall’estetista. Ho voglia di piangere e mettermi ad urlare, ma uno strano languore mi sta coinvolgendo, mio malgrado.§§§§§§§§§§ Come entrammo nel corridoio, i due marinai ci vennero dietro senza che lei protestasse, nonostante avesse sicuramente capito che avrebbe dovuto restare nuda per la depilazione totale; se non era un problema per lei, figuriamoci per me che dovevo solo lavorare… e pagata anche bene, per giunta! Entrati (tutti, un po’ strettini!), nella cabina, invitai la giovane donna ad appendere l’impermeabile all’attaccapanni e non fui in fondo molto stupita di scoprire che sotto non indossava nulla; una sorta di premonizione mi aveva come avvertita dell’eventualità. Gettai un’occhiata ai due marinai, ma guardavano la donna con annoiata indifferenza, come se fossero lì per un noioso incarico. Per cui la feci sdraiare supina sul lettino e cominciai il mio lavoro, eliminando i radi e fini peli dalle sue gambe; verificai poi che le cosce fossero perfettamente lisce e poi affrontai i suoi peli pubici, di cui restava solo un triangolino ben rifilato; ...
... comunque, essendo l’incarico di depilarla completamente, mi occupai anche della parte intorno al suo sesso, dalle labbra piene e sporgenti. Per fare un lavoro accurato, ovviamente mi piegai sul suo pube, ma solo allora ricordai che non indossavo intimo, con quella cappetta stretta e corta e che dietro di me avevo i due marinai, che sussurrarono tra loro ridacchiando, segno evidente che avevano colto ed apprezzato lo spettacolino involontario. Mi sentii le guance avvampare, ma decisi che era poco professionale dar loro modo di capire il mio imbarazzo e proseguii il mio lavoro, come nulla fosse. Pregai la mia cliente di aprire meglio le gambe e, per non dare nuovamente spettacolo ai due, mi spostai un po’ sbieca, abbassandomi a farle accuratamente il mio lavoro all’attaccatura delle cosce. Però mi ero abbassata forse troppo e strofinare il mio capezzolino sul suo braccio inerte lo aveva fatto inturgidire: la cappa troppo stretta, che mi stringeva il seno, faceva risaltare nitidamente il capezzolo e rendermene conto mi fece inturgidire anche l’altro. Mi sentivo strana, torbidamente coinvolta in quella situazione, con due muscolosi marinai dietro di me che, li avevo sbirciati!, ora stavano con la testa reclinata ed un sorrisino stampato sulla faccia, in attesa del mio prossimo… errore di movimento. Pensando a queste cose, mi distrassi un attimo e casualmente sfiorai le turgide labbrine del sesso della giovane: erano umide! Oddio! Mi sentii inumidire anch’io. Ma cosa mi stava succedendo? ...