1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... accolti festosamente da Sasha e François; vedendo il mio sguardo curioso, Marco mi spiegò che erano gli altri membri dell’equipaggio del Sea Master, che avevano avuto degli impegni a terra e che avremmo reimbarcato per il resto della crociera. Dopo pochi minuti, un taxi si accostò alla passerella e vidi scendere François con uno dei nuovi arrivati (Victor, poi mi hanno detto) con informali short e canottiere, seguiti da Angela con un elegante vestitino a fiori e Marica che indossava solo un trench bianco, slacciato ma con la cintura strettamente annodata in vita, ed un paio di scarpe alte fino alla caviglia con almeno otto centimetri di tacco a spillo. Salirono a bordo del taxi e lasciarono noi uomini a bordo.
    
    Angela, mentre ci avviciniamo al porticciolo di Nizza, mi dice di andare con lei, mi porta sull’estrema prua e mi fa restare con una mano ad afferrare un’asta all’estrema prua e i piedi allargati, per essere stabile nonostante le oscillazioni dello yacht. Resto lì, nuda, esposta ai famelici sguardi degli occupanti dei battelli che incrociamo; mi urlano in varie lingue oscenità, immagino, o semplicemente «Salope!» ed io piango, umiliata. Alla fine, siamo ormai all’interno della bocca di porto, mi dice di seguirla ed io, con sollievo, mi tolgo dalla pubblica vergogna. Andiamo nella sua cabina e lei mi ordina di indossare un paio di polacchine nere chiuse da un cinturino, con un altissimo tacco a spillo, almeno dieci centimetri. Come indosso la prima e carico il mio ...
    ... peso su quel piede per indossare l’altra, sento una sensazione dolorosa sotto il lato esterno del tallone; guardo Angela, interrogativamente, ma lei sorridendo maligna, mi spiega che è una piccola modifica che ha fatto con due sassolini e due pezzetti di cerotto… “così camminerai sculettando per bene, come una troia quale sei!» Per coprimi, mi porge un trench bianco panna e mi ordina di non allacciarlo, ma di tenere semplicemente chiusi i lembi annodando la cintura. Eseguo, ma ricordandomi quanto sia facile che i lembi si aprano scivolando sotto la cintura, l’annodo strettamente. Come tocco finale, mi da un paio di grossi occhiali da sole ma, come me li provo, scopro che sono quasi completamente opacizzati e posso vedere sotto attraverso due piccolissime zone scure ma trasparenti al centro. Poi mi prende a braccetto e sbarchiamo, salendo su un taxi che ci aspettava sul molo, insieme a François ed ad un altro marinaio, di quelli che si erano appena uniti a noi. Seduti a bordo del minivan taxi,dopo aver dato l’indirizzo all’autista, Angela si gira verso di me e mi sussurra: «Dimenticavo: da questo momento tu starai assolutamente zitta, senza dire una sola parola, come se fossi una povera muta, capito?”» «Sì» Lo schiaffo mi colpisce la guancia, forte. «I muti annuiscono, non parlano, capito?» Stavolta annuisco.§§§§§§§§§§ Sono Sabrina, una bella trentaduenne mora, occhi neri, alta poco più di uno e sessanta, ho una terza di seno ancora saldo, un sederino che attira spesso occhiate ...
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