Un rappresentante sposato
Data: 15/02/2024,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... fummo bruscamente interrotti da Angela, era arrivata accanto a noi, avvolta solo in un impalpabile pareo. «Marica, vieni qui!» Lei, obbediente, si alzò subito e le andò vicina. «Prima di tutto, da adesso tu qui a bordo dovrai stare sempre completamente nuda, oltre che pronta a fare tutto quello che ti verrà detto da tutti noi, equipaggio compreso… Quindi, spogliati subito!» Lei guardò me, come in cerca di protezione, ma Angela bloccò subito ogni nostra reazione: «Inutile che chiedi protezione al tuo Giorgio: ha avuto un’illuminante conversazione con mio marito… Sbaglio, ragazzo?» Essere chiamato “ragazzo” da una persona di circa la mia età, era un modo per fissare una gerarchia tra noi, con me -chiaramente- soccombente… Per quanto riguarda la domanda fattami, comunque, risposi annuendo senza allegria. Mentre lei obbediva, calandosi gli short e levandosi il reggiseno del costume, Angela continuò: «Ovviamente, quando intendo ‘tutti’, escludo il tuo maritino!» Disse con un sorriso cattivo e scalciando in mare i due indumenti. «Siediti sul tavolo e apri le gambe: fammela vedere» Marica, soggiogata, obbedì e la donna fece un’espressione schifata: “Non mi piacciono tutti quei peli, li sotto: fanno disordinato, fanno sporco; tra un’oretta attraccheremo e ti accompagnerò in un centro estetico in modo da diventare presentabile! Ora, vai a prendere ogni tuo capo di vestiario e calzature che tu abbia in cabina, ogni tuo oggetto! Sbrigati!” Marica si avviò quasi di corsa e dopo meno di ...
... due minuti arrivò col fiatone, portando il nostro borsone dove erano stati ficcati i suoi indumenti. Angela le ordinò di rovesciarla sul tavolo e poi analizzò brevemente il contenuto: slippini, reggiseni, due costumi, un paio di calzoni bianchi alla pescatora, una canotta, una polo, zoccoletti di legno col tacco, un paio di sandali e un marsupio con dentro il suo portafogli, un rossetto, e tutte le disparate cose che le donne ficcano in ogni borsa o borsetta che abbiano la ventura di avere. Angela tolse il portafogli e me lo porse, con un sorriso ambiguo; poi fece un’unica brancata di tutto ciò che Marica aveva estratto dalla borsa e la buttò fuoribordo. Vidi Marica che seguiva con lo sguardo triste i suoi poveri abiti, mentre galleggiavano nella scia dello yacht che si allontanava rapidamente. Nel primo pomeriggio, il Sea Master entrò nel porto turistico di Nizza, in Francia. Mentre entravamo, Angela impose a Marica di stare in piedi, nuda, allìestrema prua, quasi fosse una sorta di polena, lasciando che tutti potessero osservarla a proprio agio. Lei avvampava dalla vergogna, soprattutto quando, incrociando altre imbarcazioni che uscivano dal porticciolo, i fischi ed in commenti in diverse lingue le si frangevano addosso come onde di una mareggiata. Poco prima di attraccare, Angela giudicò soddisfacente l’umiliante esposizione di mia moglie e le concesse di potersi ritirare sotto coperta. Come lo yacht fu attraccato, tre uomini di evidente origine africana salirono a bordo, ...