1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... frutto dei reni di Paola… Finito, vengo autorizzata a risedermi e quindi, emergendo da sotto il tavolo, mi asciugo le labbra col tovagliolo e mi accomodo, piangente, sotto gli sguardi eccitati o divertiti di chi aveva contemplato le mie umilianti prestazioni.
    
    Dopo un po’, guardai di nuovo verso Marica e la vidi rialzarsi da terra ed asciugarsi le labbra col tovagliolo. Per un attimo lo trovai normale, ma poi mi sembrò che era passato più di qualche istante da quando l’avevo vista chinarsi… Uhmmm… Che l3e sia caduto un’altra volta???? Forse ho bevuto un po’ troppo. Bah, beviamoci su, vah!
    
    Kaperovic mi guarda con gli occhi porcini, fa una specie di smorfia divertita e poi schiocca le dita: subito il cameriere gli porta un piatto da portata metallico, col suo coperchio termico e glie lo posa davanti prima di ritirarsi. Monsieur alza il coperchio ed estrae un oggetto ed una scatoletta nera grande un pacchetto di sigarette: &egrave un oggetto fatto come una sorta di fungo con una specie di base, una specie di cono con la punta e la base arrotondate e con un ‘gambo’ di circa tre dita di diametro, prima della base stretta su un asse e che si allarga lungo l’altro. Sbircio perplessa, ma Gianfranco commenta, con tl tono di chi conosce da sempre l’oggetto: «Ah! Er buttplugghe!» Kaperovic fa un lieve cenno di assenso e me lo porge: «Adesso, baldracca, ti alzi, lo metti sulla sedia e poi te lo fai entrare nel culo, SUBITO!» mi sibila con sguardo feroce. Intimorita dai suoi occhi ...
    ... minacciosi e dagli sguardi che mi sento pesare addosso, eseguo, meccanicamente. Sento l’oggetto che mi allarga, mi dilata lo sfintere, fino a sentire dolore: mi fermo, con gli occhi grondanti di lacrime; allora Gianfranco mi da un forte pugno sulla coscia e mi ordina di lasciarmi cadere. Una fitta atroce di dolore mi fa mordere il labbro inferiore, ma l’intrusore anale mi penetra nel retto: la parte conica &egrave entrata tutta e le mie martoriate carni accolgono quasi con sollievo il diametro relativamente inferiore del ‘gambo’. Mi fanno sistemare la base oblunga nel solco delle natiche e posso, così invasa, sedermi quasi normalmente. Poi Kaperovic comincia a giocare con la scatoletta -capisco terrorizzata che si tratta di un telecomando- e subito sento l’oggetto vibrare dentro me; la pressione di un altro tasto mi fece provare la sensazione che si gonfiasse dentro di me e che la base, avvolta strettamente dal mio sfintere, si ingrandisse. La sensazione dell’oggetto che sentivo vibrare dentro di me e l’umiliazione che gli sguardi degli altri mi facevano provare, mi stava provocando ondate sempre più forti di piacere… Cosa mi stava succedendo???? La cena finì e lasciammo la sala da pranzo per raggiungere un ponte coperto a poppa dell’ampia imbarcazione dove, seduti su comodi divani, cominciammo a conversare sotto a luci attenuate. Continuavo a chiacchierare e discutere con Stefano, Franco e Marco e l’irreprensibile cameriere mi aveva messo in mano un whisky senza neanche che ...
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