1. Un rappresentante sposato


    Data: 15/02/2024, Categorie: Cuckold Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... del Sea Master- mi vorticava in testa.
    
    Mentre lavo i tegami, sento la grossa mano di François che mi esplora il sedere, mi fruga la micetta, mi stringe i seni; mi fermo, affranta, in attesa di sviluppi, ma mi ingiunge di continuare a lavare. Piango, umiliata, mentre estraggo un tegame dalla vaschetta del lavabo, piena di acqua sporca e lui continua a palparmi come per valutare un animale; con la coda dell’occhio, vedo che ha una potente erezione e, a giudicare da quanto i calzoncini lasciano immaginare, deve avere un attrezzo di dimensioni assolutamente fuori dall’ordinario. Sto posando il tegame sul piano, quando la sua manona mi afferra la nuca e mi piega con la testa nell’acqua lurida: mi sento annegare, mentre lui, brutalmente, mi penetra nel culetto, a secco, dolorosamente! Apro la bocca per urlare e mi si riempie di acqua unta di sporcizia; quando comincio ad avere il terrore di morire annegata in quella bacinella, lui mi alza la testa dalla vaschetta e continua a sodomizzarmi, incurante di tutto… Il mio martirio dura pochi minuti, ma mi sento umiliata, ferita, usata. La sua mano mi strizza il clitoride e questo provoca, inaspettatamente vista la situazione, un’ondata di piacere. Ma cosa mi sta succedendo??? Ma cosa sto diventando? Lo capisco mentre un incredibile orgasmo mi sconvolge: una troiaaaaaaahhhhhhhhh…
    
    Durante la partita, avevamo continuato a bere: per darmi il coraggio di sopportare quello che sarebbe successo, da lì in avanti, io viaggiavo a whisky ...
    ... on-the-rocks: un ottimo anestetico per la coscienza… Loro invece viaggiavano a succhi di frutta, ma non me ne fregava nulla: l’ubriacatura la vedevo come un porto sicuro, come il mio lettino –protettivo!- di quando ero bambino e sentivo i miei litigare di là. Stefano ci aveva lasciati qualche minuto, per parlare alla radio e poi per dare indicazioni a Sasha su una nuova rotta da seguire. Feci per alzarmi e cercare Marica, ormai non la vedevo da più di un’ora, ma Franco mi pregò, pur in tono deciso!, di aspettare ché Stefano sarebbe arrivato subito ed avremmo ripreso subito a giocare. So capire quando un ordine mi viene dato, anche se camuffato da cortese richiesta, e restai…
    
    Dopo lo… stupro (ecco!), François mi ha fatto finire di lavare tegami e stoviglie, ridendo delle mie lacrime di vergogna, rabbia ed anche dolore –viste le notevoli dimensioni dell’arnese del magrebino-, poi scompare per pochi istanti, mentre pulisco con lo spazzolone ed uno straccio il pavimento, e torna con Angela, che mi guarda disgustata: «Fai schifo! Hai i capelli bagnati e pieni di avanzi: sembri una puttana al seguito di una campagna militare dell’ottocento! Vieni con me!» mi ingiunge e mi porta nella sua cabina; apre al massimo l’acqua calda della doccia e mi butta sotto: «Avanti, renditi presentabile, ché devi far bella figura con dei nostri conoscenti!» Mi insapono ripetutamente i capelli -almeno tre volte!- per cercare di dimenticare l’odore e l’untume di quell’acqua dove ho rischiato di essere ...
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