1. UNA SCOLARA SPECIALE – LA SECONDA LEZIONE – 3


    Data: 12/02/2024, Categorie: Etero Autore: F.P., Fonte: RaccontiMilu

    ... sicuramente anche come un vecchio sporcaccione.Prese un telo da bagno bianco e lo stese su una sorta di triclinio in raso, molto elegante e quasi barocco. “Spogliati e poi sdraiati, che torno subito.”E uscì.Tornò dopo breve, con un piccolo catino fumante in mano che mi porse ed un fagotto nell’altra che posò sul ripiano della toeletta. Mi si avvicinò sorridendo con una bomboletta, un paio di forbici ed un rasoio e si sedette sul bordo dov’ero sdraiata io.“Dai che facciamo pulizia.”Lei tolse il lembo del telo col quale mi ero pudicamente coperta, accarezzandomi i peli del grembo come a sistemarli e io provai a dire:“Ma cosa dirò a mio marito quando mi vedrà?”“Che ti sei fatta bella per lui, ma devi imparare che nelle tue cose lui non deve mai entrare; devi sempre lasciarlo ogni tanto a bocca aperta nelle cose del sesso, altrimenti si adagerà e poi, pian piano perderà il ritmo. La voglia di sesso va curata e rimpolpata giorno per giorno.”Probabilmente sarebbe passato del tempo prima che Francesco si accorgesse che ero depilata; del resto non mi aveva mai vista lì.Iniziò con le forbici, finché poté, poi mi massaggiò con una crema idratante ed emolliente.
    
    La sentivo armeggiare su di me in zone dove quasi anch’io avevo remore a toccarmi, poi cominciò ad applicare la schiuma dolcemente con i polpastrelli delle sue dita. In quel momento mi sentii illanguidire; forse non è il termine giusto, ma sentii che ciò che stava facendo, aveva un certo effetto su di me.“Non ...
    ... aver paura, vedo che ti stai rilassando; sento anche, che il tuo corpo reagisce così perché sta bene. Guarda i tuoi capezzoli. Ti stai bagnando; me ne accorgo da come si scioglie la crema vicino alla fessura. È del tutto normale e vedrai che riuscirai ad uscirne dal tuo calvario.”
    
    Poi mi passò delicatamente il rasoio e dove prima c’erano i peli, ora rimaneva una pelle liscia ed infantile.Mi fece girare e mettere bocconi, allargandomi i glutei che ormai anche per me erano le chiappe.“Aspetta, vuoi che mi allarghi da sola le chiappe?”“Ah, ah, ah! Addirittura; ricordi ieri? Comunque hai un culo rosa che è tutto da baciare, ma vedrai che tuo marito ci farà anche dell’altro e non solo quello. Togliamo un po’ di peluria anche qui e abbiamo finito.” Guardai il quadro dell’odalisca e notai che quell’istante ci aveva colto quasi nella stessa posa, ma anche qualcosa d’altro ci univa: anch’io ero sulla strada per diventare una cortigiana.
    
    Dopo un quarto d’ora e dopo aver ispezionato e ritoccato, dove necessario, dalle gambe alle braccia, dalle ascelle alla schiena, prese un panno umido, lo passò sulle parti trattate, mi spalmò ancora della crema e mi fece alzare.“Guardati ora.”
    
    Mi portò davanti allo specchio. Ora si vedevano bene le mie parti intime; sembravano in rilievo, dettagliatamente morbide e gonfie, in realtà erano della forma naturale, ma tutto quel “bosco” davanti, non mi aveva mai permesso di rendermene conto prima. Quando mi muovevo un po’ di più quelle ...
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