1. Spogliati di ogni dignita 3


    Data: 11/02/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Catmaur, Fonte: Annunci69

    ... materializzo calze, reggicalze, perizoma, reggiseno a balconcino sulle sue scarpe con i tacchi a spillo e senza che le avessi chiesto altro con il trucco rifatto.
    
    “Visto non era così difficile. Tanto a me piace guardarti vestita da troia tanto a te piace farti guardare.”
    
    “cosa vuoi che faccia?” mi chiese .
    
    Le risposi che mentre io rimanevo lì nel salone lei sarebbe dovuta riuscire fuori nel patio ed aspettare che la raggiungessi per scattarle quelle foto che aveva cancellato.
    
    Restai ad aspettare. Laura si girò attraversò il salone. La vidi aprire la vetrata scorrevole con estrema attenzione a non fare molto rumore.
    
    La sentii uscire. L’aveva rifatto. Presi la digitale raggiugendo l’uscita e la guardai ferma dinnanzi al prato. Le scattai qualche foto dicendole di togliersi il reggiseno. E’ titubante si guardava intorno con uno sguardo quasi allucinato, eppure si abbassa una spallina e poi l’altra sganciandosi il reggiseno. Le sue tette erano gonfie ed i capezzoli si disegnavano nella semi oscurità del patio illuminato solo dalla luce che usciva dal nostro salone. Mi avvicinai a lei, le presi il reggiseno e la girai facendole appoggiare il corpo e le mani al tavolo. Le sue tette penzolavano con i capezzoli che puntavano dritti in basso. Le sussurrai in un orecchio;
    
    “Se Giacomo guarda attraverso la siepe, come ieri, ora ci fai la figura della puttana” Sentivo il suo cuore battere. A bassissima voce mi supplicava di rientrare, ma non si muoveva. La spinsi giù ...
    ... fino a farle incollare interamente il corpo al legno della tavola, era immobile. Le scattai un’altra foto da dietro. Poi le appoggiai le mani sui fianchi, prendendo il laccetto del perizoma tra le mani ed iniziai a srotolarlo lentamente verso il basso. Solo una piccola mossa per sentire il suo sesso completamente bagnato. Non opponeva resistenza e si lasciò sfilare quell’ultimo centimetro di stoffa.
    
    “allora chi aveva ragione? – le sussurro – sei nuda all’aperto esposta con il culo offerto a Giacomo se ora appare si troverebbe una puttanona pronta a essere chiavata, altro che la sua irreprensibile vicina di casa”
    
    Mi eccitava l’idea che il vecchio vicino bavoso potesse, riapparire realmente come ieri sera, così come mi aveva eccitato l’idea che la sera prima lui l’avesse realmente intravista nella sua nudità. Questa volta avrei fatto finta di non vederlo e sarei andato oltre lasciandolo guardare di nascosto. Laura stava tremando. Io mi spostai lasciandola piegata sul tavolo con il culo offerto e silenziosamente rientrai in casa. Prima di entrare feci scattare l’interruttore della luce illuminando la veranda. Laura sotto la luce accecante si girò di scatto senza trovarmi, dopo un momento di smarrimento, corse verso l’ingresso, ma io le chiusi la porta scorrevole lasciandola nuda la fuori.
    
    La lasciai ad armeggiare intorno alla porta chiusa mentre io salivo al piano superiore prendendo uno spolverino in pelle nera e la mia giacca, scendendo guardai la veranda era di nuovo al ...
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