1. Quelle strane voje


    Data: 10/02/2024, Categorie: Hardcore, Prime Esperienze Sesso di Gruppo Autore: divisanera, Fonte: xHamster

    ... sbocchinarlo.
    
    “MMpphhfff… ggghhfff… ggghhfff…” Affondandolo bene in gola.
    
    “Ecco come si fa”. E ripresentò il cazzo a Simone che questa volta, tentando di imitare Elena approcciò in maniera diversa e riuscì a cavarsela molto meglio, leccandolo ai lati, arrivando alla cappella e leccandola piano, succhiando il glande con calma per poi affondare la bocca, stringendo bene.
    
    “AAhh… vedi che ti piace pure a te? Sei bravo sei, continua, continua”.
    
    Elena si stava “distruggendo” la fighetta, ormai si stava masturbando con tre dita, per terra c’era un lago di umori, stava godendo davvero per la prima volta, soprattutto anche per la vista di Simone che stava facendo il suo primo pompino.
    
    “Mi fai venire, mi fai venire… continua bello, cosi…”
    
    Appena finì di dire quelle parole, il Rossi prese la testa di Simone, la strinse contro se stesso e venne.
    
    “AAhh siiii, godooo”.
    
    Simone si sentì pieno, la sua bocca quasi esplose, a stento riuscì a trattenere tutto quel seme.
    
    “Aspè, aspè. Non sputà, baciami Simò”.
    
    Elena si avventò contro la bocca di Simone, appoggiò le labbra alle sue e lo baciò.
    
    Le passò la sborra del Rossi, che Elena mandò giù come fosse del miele.
    
    “Mamma mia che bona…” E poi si piegò sul cazzo per pulirglielo. “Proprio bona”.
    
    “Ammazza ragazzi che maiali che siete, bravi bravi, oggi ci voleva proprio”. Disse il Rossi, ancora col cazzo penzoloni e lucido della saliva dei due ragazzi.
    
    “Ora però vado, ...
    ... mia moglie mi starà aspettando, ci vediamo in giro…” Facendo un occhiolino indirizzato ai due per poi girarsi, rimettersi a posto il cazzo e allontanarsi verso la porta che dava sulle scale.
    
    Simone era ancora a cazzo duro, aveva fato una cosa che non avrebbe mai neanche immaginato e davanti a Elena poi. Lei invece, ormai totalmente trasformata, guardò il cazzo di Simone e senza dirgli nulla ci si avventò contro.
    
    “Dai, dai, dammi ancora sborra, oggi vojo fa proprio il pieno, schizza Simò, schizza!”
    
    E Simone schizzò ancora, tutto nella bocca di Elena, riuscì solo ad emettere un suono strozzato di goduria.
    
    “Quant’è buona la sborra, mamma mia, e chi riesce più a fanne a meno ora”.
    
    Dopo qualche secondo, Elena era già in piedi a ritirarsi su gli slip e a cercare di ripulirsi la faccia, Simone ancora stordito era ancora fermo, non riusciva a riordinare le idee, ne tantomeno calcolava che era arrivata l’ora di riordinarsi e di andare via.
    
    “Mamma mia, me sò proprio divertita oggi”.
    
    “Ma erano queste le voje che dicevi che te passano in testa?” Le disse Simone.
    
    “Beh… te che dici? Non me dì che non t’è piaciuto pure a te! Anzi, me pare che tutto sommato te sei divertito abbastanza”. Disse Elena, accostando il pugno alla bocca e mimando il gesto del pompino, mentre gli faceva l’occhietto.
    
    “Dai, adesso annamo che è tardissimo”.
    
    “Va bene Ele, ma poi vojo scoprì altre voje, che so troppo curioso”.
    
    “Se, se… ce credo”. 
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