Quelle strane voje
Data: 10/02/2024,
Categorie:
Hardcore,
Prime Esperienze
Sesso di Gruppo
Autore: divisanera, Fonte: xHamster
... li avevano segnati allo stesso asilo, la stessa scuola elementare, le stesse medie, e lo stesso liceo, fino a quel momento avevano passato più tempo insieme loro due che un paio di scarpe.
“Dai, datte ‘na mossa, che famo tardi”.
Simone era già sul motorino acceso e come ogni sacrosanta mattina Elena era scesa in ritardo.
Casco in testa e via.
“Che c’hai stamattina? Te rode? Te sei svejato col cazzo storto?” Certo Elena non era proprio una contessina, ma in borgata era un po’ come essere in un paesino, il dialetto e la scurrilità prendevano spesso il sopravvento sull’italiano.
“No no, pensavo…”
Non disse più nulla fino all’arrivo a scuola. Scesero velocemente, lei entrò e lui, appena legato il motorino, la seguì in classe.
Durante l’intervallo fu lei ad avvicinarglisi.
“Allora? Se po’ sapè che te pija?”
“Ma niente, tranquilla, è solo che me so mpò scojonato”.
“Scojonato de che? Che è che nun te sta bene?”
“Pensavo a noi due, è ‘na vita che annamo avanti a pippe e bocchini, lo sai che vorrei annà avanti”.
“Guarda che se te riferisci alla figa, lo sai che nun me va. Me pare che quarche mese fa ne avevamo già parlato e la cosa te stava bene anche cosi.”
Simone scosse la testa.
“Ma si, però pure te, poesse che non te viene mai la voja de fa altro?”
“Guarda ciccio, che a me de voje me ne vengono tante in testa, ma non è che poi le faccio”.
“E perché no? Cazzo, dimosele e magari se potemo pure divertì de più”.
“Vabbè, però ...
... non adesso”.
Simone guardò Elena con rinata speranza, non aveva capito bene cosa nascondesse dietro quel discorso, ma quelle parole… “de voje me ne vengono tante in testa…” non riusciva proprio a cancellarle.
All’uscita di scuola, la aspettò già a cavallo dello scooter, lei arrivò e partirono, destinazione casa.
In motorino riuscirono a scambiarsi poche parole, lei lo stringeva sui fianchi, si appoggiava a lui, sembravano proprio due fidanzatini.
Arrivarono a casa, scesero nel box dove Simone parcheggiava lo scooter.
“Oddio Simò, me la sto a fa sotto, non ce la faccio più”.
“Dai resisti ancora un po’, al limite intanto sali, finisco di legà sto coso e salgo pure io”.
“No no, non resisto, oddio, la faccio qui”.
“Come la fai qui? Ma che sei matta?” Furono le parole di Simone mentre già Elena si stava sbottonando i jeans e si stava accovacciando dietro una colonna.
Lui la guardava, lo spettacolo era molto eccitante.
Elena si abbassò i jeans e gli slip fino alle caviglie, si accovacciò tenendoseli e iniziò a fare pipì.
“Ma lo sai che ‘sta posizione mi piace proprio?”
“Ah si? Solo perché mi vedi la figa, a te piace guardalla”.
“No no, è perché stai proprio ad artezza der cazzo!”
“Porco!, Saresti capace pure de tirattelo fuori!”
Nella testa di Simone s**ttò qualcosa. E se quella fosse stata una delle voglie di cui Elena parlava quella stessa mattina?
Si era eccitato, si avvicinò alla sua faccia, si slacciò i pantaloni e se lo tirò ...