La ricerca 2 - Racconti Erotici

La ricerca 2

... mora abbronzata naturale, con tette superbe, fianchi disegnati e cosce statuarie; la carezzò lungamente in ogni dove; non fu necessario titillarle la vulva perché aveva continuamente orgasmi; quando sfilò il reggiseno e il perizoma, si fermò incantato ad ammirare Venere in persona, prima di tuffarsi a baciare, succhiare, leccare, mordicchiare in ogni dove.

Ester lo spinse sul letto; voleva sentirlo dentro, prima di ogni cosa; gli strappò letteralmente gli abiti di dosso; gli si stese sopra e fece in modo da sentire tutto il corpo, soprattutto il fallo che la spaventò; lui la rovesciò supina e le fu sopra.

“Amore, sei sicuro che questo mostro non mi ammazzerà? Io ho conosciuto solo quello di mio marito; ma tu hai veramente qualcosa qui, che potrebbe farmi male.”

“Se e quando avverti di non reggere, mi fermi e cerchiamo altre vie … Ma troverai solo amore, perché è quello che lo rende mostruoso. Se posso fare una citazione colta, è formidabile, che etimologicamente significa ‘bello da fare paura’; se ci rifletti, ti fa paura perché e grosso ma lo trovi bellissimo e lo ami; è così?“

“Ti voglio, lo voglio, anche a costo di farmi male!”

“Non ti farai male; senti che già ha imboccato la vagina ed è lei che lo risucchia dentro, non sono io a spingerlo … “

“Sì …. E’ vero … ti voglio … ti prendo io … sono io che mi spingo fino a te per prenderti tutto dentro … non mi stai facendo male. Amore … mi fa bene, tanto bene riceverti dentro … “

“Gira le gambe dietro la ...

... mia schiena, incrocia i piedi e spingi; tra poco saremo fusi in uno solo e verserò nel tuo grembo tutto il seme che desideri.”

“Siiiii; sì; ti voglio tutto dentro; amami completamente; non badare se urlo; sarà solo di gioia … sei mio, maledetto amore!!!!”

Non ha avuto bisogno di montare; ambedue avevano alle spalle un lungo periodo di mancanza di sesso ed una vita di amore da recuperare; si trovarono ansanti, bocca sulla bocca, i corpi legati insieme dal sudore, a respirare sempre più regolarmente dopo che lei gli aveva strappato dalla prostata la più lunga e ricca eiaculazione che avesse mai pensato di ricevere.

Ester cominciò ad accarezzarlo dolcemente dal viso al torace, sulla schiena, sulle natiche forte e lungo le cosce; la carezza di lui fu più lieve e le provocò lunghi brividi di goduria; si dissero più volte, sussurrando dolcemente, un amore ormai esploso con forza; poi lei lo fece sdraiare al suo fianco, lo guardò con aria interrogativa, impugnò l’asta che tornò a indurirsi e accosto la testa all’inguine; lui la guidò delicatamente a prendere in bocca il sesso umido di umori e di sperma e lei avviò la fellazione.

Resisteva a lungo a quelle pratiche, Andrea; per un tempo interminabile la invitò a succhiare, leccare, farsi possedere nella bocca; molte cose risultarono del tutto nuove all’amante, non abituata a quella stazza; più volte la vide in difficoltà con conati e principi di soffocamento; fu costretto a guidare, suggerire e controllare con le mani sulla ...