Gerontofilia
Data: 05/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... bagnati, dove la punta dell’uccello spurgava senza ritegno.
Gilberto non si mosse, abbagliato dalla vista, avvolto dal profumo di quel giovane corpo, inebriato dall’afrore dolciastro che emanava dal suo inguine maturo. All’improvviso, tutte le sue paure erano tornate ad opprimerlo: si sentì inadeguato di fronte alla bellezza del ragazzo… Non era per lui… non poteva essere per lui…
Aldo gli si avvicinò, stringendosi la protuberanza del pene sotto gli slip.
“Ti piaccio?”, gli chiese.
“Sei troppo bello… - riuscì a mormorare Gilberto attraverso le labbra secche – sei troppo bello per me…”, e si tirò indietro col busto, puntellandosi sul letto col braccio sinistro.
Anche da giovane la bellezza del partner lo aveva sempre intimidito; adesso da vecchio maggiormente lo faceva sentire inadeguato, non all’altezza. Aldo sembrò capire quei sentimenti.
“Toccami”, gli disse con dolcezza, prendendogli la mano e poggiandosela sul petto.
Sentire sotto le dita quella pelle morbida, calda, levigata, sfiorare il capezzolo fremente, avvertire la vitalità, il fascino coinvolgente di quel corpo, respirarne il profumo fu più di quanto Gilberto potesse sopportare: gli passò le braccia attorno alla vita, stringendolo forte, e scoppiò a piangere, premendogli il volto sul morbido addome.
Aldo aspettò che la crisi passasse e intanto gli carezzava la testa con i suoi radi capelli grigi:
“Sta calmo, - gli mormorava – non aver paura… ci penso io…”
Quelle parole sembrarono ...
... calmarlo: Gilberto si sciolse dall’abbraccio e Aldo, infilatosi la mano sotto gli slip, estrasse l’uccello, avvicinandoglielo alle labbra.
“Prendilo, dai…”, lo invogliò.
E Gilberto, sentendosi premere sulle labbra la punta bavosa, le dischiuse e la ingoiò con un gemito soffocato. Aspirò forte, mentre gustava quei sapori salmastri, quella consistenza morbida, vellutata sotto la lingua, la serica consistenza di un glande che da tanto non sentiva. Cominciò a succhiare, cercando di ritrovare l’antico ritmo, ma non era questo che Aldo voleva, non ora, almeno. Infatti, dopo un po’ glielo tolse dalla bocca e, fattosi indietro:
“Spogliati.”, gli disse, tirandolo in piedi.
“No!...”, gemette il vecchio, terrorizzato all’idea di veder confrontato il suo fisico avvizzito dagli anni alla fiorente gioventù dell’altro.
“Spogliati…”, ripeté Aldo e allungò le mani per aiutarlo a sfilarsi la maglietta.
A questo punto, Gilberto lasciò fare, come si lasciò slacciare i pantaloni, che gli si afflosciarono ai piedi.
“Non sei male per la tua età, nonnetto.”, disse Aldo con un sorriso, attirandolo a sé.
Nella salda stretta di quelle braccia, nel calore del giovane corpo sulla sua pelle, Gilberto dimenticò finalmente la sua età, dimenticò la sua inadeguatezza, i suoi timori: gli anni gli scivolarono via dall’anima e si abbandonò con tutto se stesso al desiderio e alla passione, che sentiva traspirare dall’altro. Come un tempo… da quando? Dopo un po’ erano sul letto: Aldo disteso ...