Oral tests (edm.21) - Racconti Erotici

Oral tests (edm.21)

... meritati mi pare o no?"

"Va bene! a una condizione però!"

"Quale?"

"Che questa sera io torno a casa mia per cena e TU vieni a cenare da me"

"ok ci sto!"

Mezz'ora dopo siamo mollemente adagiati sui lettini a bordo piscina di Villa Baudet. Il calore del sole pomeridiano, opportunamente filtrato dall'ombrellone leggermente inclinato, è estremamente piacevole sulla pelle. Tra le due sdraio c'è un tavolino di vimini ricolmo di frutta stagionale e una caraffa di fresca ed eccellente sangria che ci disseta sciogliendo, almeno per me, la lingua e l'imbarazzo. Quest'ultimo è in buona misura dovuto al fatto che Eugène mi ha fatto indossare (e ha indossato lui medesimo) un attillatissimo costume modello slip di colore bianco che esalta un pò troppo l'anatomia maschile considerando che, soprattutto la mia, è fin troppo sensibile al fascino del suo incantevole ospite.

"Ti è piaciuto l'altra sera con i ragazzi?"

"Si, moltissimo"

"E quando invece siamo noi due e basta?"

"Lo sai!"

"No, non lo so!"

"Io vorrei che fossimo SEMPRE noi due e basta: è inutile e sciocco il tentativo di celare un'emozione che è evidente a tutti!"

"Però non ti sei tirato indietro!"

"Hai ragione: non l'ho fatto perché ero ubriaco e perchè sono attratto da tutti e tre. Mi è piaciuto moltissimo perdere il controllo in quel modo: però con te è diverso, va oltre il semplice piacere fisico!"

"Mi piaci quando perdi il controllo: diventi finalmente vero, invece che inseguire ...

... stereotipi!"

"Cosa intendi?"

"Intendo che io con te scopo bene, che c'è una buona intesa ma DETESTO la tua deriva sentimentale, il tuo sogno borghese della coppietta romantica"

"Guarda che, fino a prova contraria, se a bordo di questa piscina c'è qualcuno di borghese, quello sei tu! e poi sai cosa penso? che anche tu senti delle cose, solo che hai paura delle tue emozioni e dei tuoi sentimenti perchè sei stato abituato per troppo tempo a soffocarli e hai finito per convincerti che non esistono. Invece hai un disperato bisogno di tenerezza e lo si vede quando siamo SOLI IO E TE... non penso di essermi inventato certe situazioni!"

"infatti, non ti sei inventato nulla.. non ho mai detto questo. Però non ti rendi conto che la tua passione così totalmente dedita mi soffoca. E invece mi piace quando perdi il controllo, quando dai libero sfogo alla tua essenza pulsionale, quando mi desideri a tal punto da concederti ad altri per me"

"io non voglio perderti adesso che tra qualche giorno finirà l'esame, non voglio nemmeno soffocarti come sostieni tu... voglio semplicemente provare a condividere, passo dopo passo, giorno dopo giorno, le esperienze che la vita vorrà offrirci!"

"Aveva ragione mia madre: sei proprio bravo con le parole, ma la vita è fatta anche di altro!"

Passammo il resto del pomeriggio a leggere (io) e ad ascoltare musica (lui) alternano queste attività a quale raro tuffo nell'acqua invitante, ma decisamente fresca della sua piscina. Alle sette salimmo in ...