Oral tests (edm.21)
Data: 04/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... alle tue spalle a fare il tifo e a sostenerti!"
"Grazie Fabio, grazie davvero! Sai che un mese fa, quando ci siamo conosciuti, non me ne fregava nulla, ma ora ci tengo non dico a prendere 100, ma a fare almeno una bella figura!"
"Questo fi fa onore ed è quello che succederà, me lo sento!" rispondo mettendogli una mano sulla spalla.
E' un momento intenso: chissà cosà sarà di loro e di me tra qualche giorno, quando tutto sarà finito: continueremo a frequentarci, o, come spesso accade, ci perderemo per le strade del mondo? In fondo - rifletto tra me e me - inutile fasciarsi la testa prima di rompersela, tra meno di una settimana avrò modo di avere le risposte a tutti gli interrogativi che si agitano nella mente.
Adempiuti col consueto scrupolo i suoi doveri filiali, Eugène torna da noi e partiamo senza indugio: fa un caldo pazzesco e il termometro dell'Audi A2 segna una temperatura esterna di 39 gradi! Guardando fuori dal finestrino vedo l'aria farsi tremolante per il gran calore, ma, grazie al climatizzatore bizona, la temperatura all'interno dell'abitacolo è piacevolmente assestata sui 25 gradi.
Viaggiamo ascoltando la radio disposti secondo l'ormai consueta disposizione: Eugène alla guida con Roberto a lato, sul divanetto posteriore io sono seduto dietro Eugène e, al mio fianco, Andrea che, per stare più comodo, si è tolto le scarpe. Afferro la caviglia vicina facendogli stendere la gamba sopra le mie cosce, poi inizio ad accarezzarlo lentamente. Lui lascia ...
... fare con il capo mollemente reclinato sul poggiatesta, ma questa volte non c'è nulla di erotico: è solo un massaggio rilassante per un amico teso.
L'autostrada è praticamente deserta: in questa caldissima domenica di inizio luglio tutti sono al mare o altrove a godersi l'agognata siesta dopo un lauto pranzo. Eugène ha guidato con la consueta sicurezza la sua nuova auto, mantenendo la velocità costante di 130 km/h così poco prima delle due e mezza, lasciata l'autostrada, stiamo già percorrendo la tortuosa litoranea lacustre, ormai prossimi all'arrivo.
"Ehi ragazzi - rompe il silenzio Eugène - adesso vi porto a casa. Andrea stai tranquillo: domani alle 8 passiamo a prenderti noi e ti accompagniamo all'orale, ok?"
"D'accordo! spero di riuscire a riposare!"
"Se non riesci chiama Fabio: viene a farti un pompino relax!" proclama, col consueto tatto, Roberto
"Ah Robè, ma vaffanculo!" gli rispondo
La tensione si scioglie poi in una liberatoria risata collettiva che finisce solo quando, Andrea prima e Roberto poche centinaia di metri dopo, scendono davanti ai rispettivi portoni di casa.
Prendo posto davanti e, allacciandomi la cintura, dico: "Allora ci vediamo domani, direttamente al liceo?"
"No, no! Tu resti con me!"
"Ma io DEVO passare da casa: voglio vedere mia madre, scrivere il mio articolo! Ho un sacco di cose da fare!"
"Peccato! Volevo proporti un pomeriggio in piscina a rilassarci, prendere il sole, parlare, bere qualche cocktail.. ce lo siamo ...