Oral tests (edm.21)
Data: 04/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... ammissione all’esame tanto mediocre?”
“Perché fino a pochi mesi fa ero sciocco, poi quando ho iniziato a studiare per questo esame di maturità è come se fosse “scattato qualcosa” dentro di me e ho capito che la letteratura, e più in generale l’arte, parlano in realtà a tutti, della non sempre facile esperienza di vivere”
“Molto, molto bene: questo “scatto” le darà tanto nella vita, lo coltivi! E mi dica perché ha scelto proprio un’opera come il giovane Torless che, come ha giustamente notato, nella sua precedente dissertazione presenta non pochi aspetti ambigui, inquietanti se non addirittura torbidi?”
“Perché con tutto il rispetto per lei, Presidente, e per la Commissione, anche se ho solo 18 anni, ho già sperimentato quanto torbida, inquietante e ambigua possa essere l’esistenza”
“Sono, anzi siamo, ammirati. Complimenti Baudet: lei farà strada nella vita. Ascolti un quasi pensionato: non perda mai questa lucida sensibilità che ha dimostrato oggi. Può andare”
“Grazie a tutti, buongiorno!”
Quando si alza e si gira verso gli uditori, Eugène ha gli occhi lucidi. Guardando il padre, si ferma per un istante che però sembra dilatarsi all’infinito, poi, a passi molto lenti, gli si avvicina.
“Grazie per essere venuto. È stata davvero una sorpresa!”
“Sei tu la sorpresa, Eugène!”
Essendo seduto dietro non riesco a cogliere bene l’espressione dell’ingegnere ma sono quasi sicuro che anche lui sia commosso.
Padre e figlio si stringono in un abbraccio ...
... impacciato, mentre io e i ragazzi usciamo fuori dall’aula per aspettare il nostro amico in cortile che ci raggiunge pochi minuti dopo.
“Papà, voglio presentarti Fabio: tutto quello che è successo è merito suo!”
L’ingegnere, elegantissimo nel suo gessato, mi stringe la mano con decisione: “Piacere Baudet! Allora è suo il merito di questo miracolo? Sa.. avevo quasi perso le speranze con mio figlio!”
“Ingegnere io non ho fatto nulla di speciale se non fornire ad Eugène ed ai suoi amici un metodo: tutto il resto è merito loro e mi creda, come ha detto poco fa il Presidente, suo figlio ha una sensibilità e una intelligenza fuori dal comune, vanno solo, come dire, “veicolate” verso un fine!”
“Ottimo, ottimo! Vorrete scusarmi ma gli impegni di lavoro incombono: venga a trovarci una sera a cena, Fabio va bene?”
“Grazie per l’invito: non mancherò, ingegnere!”
Ciò detto il padre di Eugène sale a bordo della mercedes nera che l’autista ha già messo in moto: la osserviamo immettersi sulla strada prima di esplodere, abbracciati, in urla di gioiosa esaltazione.
I tre amici si mettono poi a saltellarmi intorno canticchiando “Eh siamo ma-tu-ri, tà, tà, tà! , siamo ma-tu-ri, tà, tà, tà!”
Gli altri due continuano a saltare cantando quando, improvvisamente, Eugène si ferma e, davanti agli amici, schiocca un incredibile bacio in bocca: sento la presa sul collo mentre la sua lingua quasi mi trascina verso di lui, al centro del suo essere.
“Grazie. Senza di te questo non ...