Oral tests (edm.21) - Racconti Erotici

Oral tests (edm.21)

... tutto sommato è buona: mi sembra gente che non vede l'ora di concludere con i minori problemi possibili questo surplus di lavoro estivo che, a quanto so, non è nemmeno pagato tanto bene.

"Rocgi Andrea!"

"Presente"

"Prego, si accomodi pure!" dice il presidente mentre Andrea con passo militare si avvicina alla cattedra come se fosse un patibolo.

Sul lato opposto dell'aula rispetto alla commissione ci sono tre file di sedie. Non ci sono molti spettatori, ma noi, ovviamente, siamo seduti nell'ultima fila io al centro e, mentre Andrea si siede, prendo le mani di Roberto ed Eugène stringendole nelle mie all'altezza delle ginocchia. Noto che entrambi sono leggermente sudati per la tensione.

"Lei ci ha sorpreso signor Rocgi. E' stato ammesso all'esame con un giudizio che, francamente, non era certo tra i più lusinghieri; la sua carriera degli anni precedenti è alquanto zoppicante, eppure ha fatto delle prove scritte eccellenti, sorprendenti direi. Vogliamo partire da queste, per poi passare all'esposizione della sua tesina?"

Ora sono agitato anch'io, ma al tempo stesso sono felice e fiducioso: immaginando che i buoni risultati degli scritti destassero la stupita reazione della commissione, ho infatti torturato i miei amici perché conoscessero a menadito tutti i loro elaborati, con le relative implicazioni e riferimenti. Tutto a partire dal tema, poi la versione e tutti, sottolineo tutti, gli argomenti del quiz.

La mia strategia si rivela vincente: man mano che ...

... parla Andrea acquisisce scioltezza e proprietà di linguaggio.

"Molto bene Rocgi, passiamo alla tesina!"

E' fatta, tutto ormai è in discesa.

"Benissimo Rocgi, può andare e complimenti! invito anche gli uditori ad uscire, mentre la commissione delibera il voto.

Noi, essendo più vicini all'ingresso, siamo subito fuori: quando, un istante dopo, Andrea ci raggiunge ha gli occhi lucidi: mi abbraccia e singhiozzando mi dice grazie. Lo bacio sulle guance sentendo il sapore salato della sue lacrime di gioia, poi da entrambi i lati Roberto ed Eugène ci stritolano in un abbraccio indimenticabile che offre al mondo le nostre schiene.

So che in questi giorni sto collezionando i momenti più belli della mia vita.

La mattina dopo il medesimo rituale si ripete per Roberto: lui è più sbruffone ma, nonostante tenti di nasconderlo, si vede che è agitato e non poco.

Ormai il loro esame è anche per me una questione di fondamentale importanza e sono molto scaramantico, quasi ossessivo direi. Per cui, facendo alzare un uditore che aveva preso il "nostro" posto, pretendo che ci sediamo nelle medesime sedie del giorno prima adottando il medesimo rituale di tenersi le mani.

Quando si avvicina alla cattedra Roberto per poco, con un movimento troppo brusco, non fa cedere la sedia del candidato: ciò, tuttavia, oltre a suscitare le generale ilarità subito sedata dal presidente, suscita sguardi inteneriti da parte dei membri femminili della commissione ed è, infatti, la prof con la ...