Un passaggio nella notte
Data: 04/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... ingoiare centellinando… A venticinque anni e con la sua voglia pregressa, chissà quanta ne avrebbe prodotta. L’idea gli diede un brivido di pregustazione e d’impulso se ne affondò in gola oltre la metà.
“Ah…”, fremette Oliviero sentendosi avvolgere dalla liscia mucosa orale.
Dopo un po’, però:
“Aspetta”, fece, allontanandogli la testa dal suo inguine, e sfilatosi del tutto le mutande, si distese sul sedile, passandogli una gamba sopra la testa per poggiarla sullo schienale.
Adesso erano più comodi entrambi e Astolfo in particolare poteva maneggiargli le grosse palle, mentre riprendeva a succhiarglielo con passione. Il silenzio profondo della notte era a malapena turbato dai risucchi di Astolfo e dai deboli gemiti di Oliviero, sempre più perso nel suo godimento.
Il giovane era lungo a venire, ma la cosa non dispiaceva affatto ad Astolfo, che sarebbe rimasto tutta la notte a succhiare e coccolare quel magnifico arnese, sorbendone con evidente voluttà le copiose spurgate. Il gioco si fece più selvaggio, ma inevitabilmente lo avvicinò alla fine, quando Astolfo nella foga di tirargli i coglioni, si spinse nel fondo dello spacco, giungendo a sfiorare con la punta del dito il buchetto untuoso di sudore. Lo vellicò, provocando nel giovane un istintivo, lieve roteare del bacino e la conseguente leggera apertura dello sfintere. La sensazione, per Astolfo. fu che il buco del culo glielo stesse baciando e questo lo infregolò al punto da spingergli il dito tutto dentro ...
... nell’ano.
“Ah!”, fece Oliviero inarcandosi, e in quello stesso istante oltrepassò il limite: con un colpo di reni spinse interamente il cazzo nella gola di Astolfo e iniziò a sborrare.
Immediatamente, Astolfo si ritrasse per non essere soffocato e lasciò che lo sperma gli riempisse la bocca, prima di deglutirlo un po’ alla volta, mentre continuava a stringere fra le labbra il cazzo ancora sussultante di Oliviero e a spingergli con foga il dito nel condotto anale.
Quando tutto fu finito, Oliviero allungò una mano, lo afferrò per il polso,
spingendolo indietro, e ritrasse il dito dal suo culo tuttora palpitante.
Ingoiata ormai la bocconata di quella sborra che non aveva deluso le sue aspettative, Astolfo diede le ultime leccate all’uccello in via di smosciamento, poi si tirò su e si adagiò allo schienale del sedile. Si fissarono, sorridendo, mentre Oliviero si ripuliva l’inguine con gli slip, che aveva continuato a stringere in mano.
“Ti secca se mi faccio una sega?”, chiese Astolfo, aprendosi i pantaloni.
Aveva il cazzo talmente teso da fargli male e quando l’altro scosse la testa, se lo tirò fuori e cominciò a menarselo con aria beata.
“Dammele, per favore.”, disse ad un tratto, allungando la mano.
Oliviero gli diede le sue mutande e Astolfo se le portò al naso, aspirandone l’acre profumo. Continuò così per un po’, segandosi ad occhi chiusi e annusando con voluttà le mutande di Oliviero; finché, con un guaito se le portò fulmineamente all’inguine e ci ...