Senza casa
Data: 03/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... a cavallo delle sue gambe. Gliel’ho toccato per puntarmelo al buco e mi sono lasciato cadere su di lui, impalandomi da solo fino al pelo. Mi sono morso le labbra per non gridare, ma non ho potuto trattenere un guaito acuto. Il cazzo era grosso ed il dolore è stato forte, ma è durato solo un attimo. Poi, fu solo piacere puro. Mi ha afferrato per i fianchi e mi faceva andare su e giù a suo piacimento, come fossi una bambola di gomma. Grugniva ingrifato.
“Puttana di una troia. Che figa che c’hai!”.
Ha continuato così per almeno cinque minuti, poi si è alzato e, con una forza incredibile, mi faceva saltare sul suo cazzo duro come il marmo e grosso come una colonna. Io mi tenevo con le braccia attorno al suo collo taurino e le gambe avvinghiate ai suoi fianchi. Infine, ha appoggiato la mia schiena al muro e, sempre tenendomi sollevato, mi ha colpito con una gragnuola di spinte che mi sfondavano senza pietà, solo per il suo piacere. Mi stava inchiodando alla parete. Io guaivo come una cagna ferita e questo lo eccitava ancora di più. E ci dava dentro squartandomi il culo. Avevo il buco completamente spanato.
“Ecco, puttana, ti sborro dentro… Vengo, veng…oooo”.
Un ruggito alla prima bordata seguito da una serie di grugniti per tutto il tempo dell’orgasmo. E’ stato un clistere di sperma denso e vischioso. Si è lasciato andare schiacciandomi al muro e poggiandoci la fronte sudata. Il tempo di far tornare alla normalità il respiro ed il battito cardiaco. Con uno schiocco, ...
... il cazzo è sgusciato fuori da me e solo a quel punto mi ha lasciato rimettere i piedi a terra, mentre un rivolo biancastro mi scivolava lungo una gamba. Avevo il buco irritato e così aperto che sentivo l’aria entrarci dentro.
“Però! E’ la prima volta che mi scopo un ragazzo e, devo dire, niente male. E’ stata una delle sborrate più abbondanti della mia vita. Dobbiamo rifarlo, ma non ti fare illusioni. Amo mia moglie”.
“Non chiedo di meglio. Sarai il mio buttadentro per tutta l’estate, poi chi si è visto si è visto. Ok?”.
Ci siamo fatti una risata e così è stato. L’hanno capito tutti, dagli altri dipendenti ai clienti. Alla faccia delle checche invidiose. Ma l’estate è finita. Lui è andato a lavorare non so dove e io ho trovato un posto di commesso part-time in un centro commerciale.
Nello stesso centro lavora Demetrio, una guardia giurata napoletana di 50 anni. E’ un bono da paura. Non molto alto ma ben piazzato. Un fisico perfetto e molto peloso. Brizzolato alle tempie e con la barba a pizzo piuttosto folta. Spalle larghe e mani grandi. A dispetto della faccia da duro, che sa tirar fuori quando serve, è sempre sorridente e fa scompisciare dalle risate quando, col classico modo di fare partenopeo, tira giù dei commenti e delle frecciate colorite, spesso spinte. E’ amico di tutti e tutti gli sono amici. Come si fa a non essere amico di un tipo così?
A me piace un casino. In divisa è uno schianto di maschio, specie quando, per sua abitudine, ogni tanto si tocca il ...