Hayashi
Data: 01/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Akai, Fonte: RaccontiMilu
... circondò con le labbra ed iniziò a stimolarla con sempre maggiore passione, non si controllava più, non sapeva se allargare oltre le cosce o stringerle dal piacere, se usare le mani per stimolarsi i capezzoli o per afferrargli la testa e spingerla con forza verso la figa. Mugolava incessantemente. Con la lingua le percorse tutto lo spacco, ne raccoglieva i succhi e li usava per lubrificare il suo tocco, un dito si fece strada dentro di lei che ora cercava unicamente ti tenersi stretta alle lenzuola per lasciarsi esplorare a fondo mentre i suoi tremolii cominciavano a diventare scossoni per il piacere che dal pube si propagava come un fulmine lungo la spina dorsale. Stimolandola con sapienza da dentro e fuori contemporaneamente sentiva soltanto la sua voce acuta che era spezzata dai gemiti profondi. Era arrivato il momento. Le infilò un altro dito dentro e mentre le succhiava con forza il bottoncino duro muoveva velocemente le dita piegate ad uncino dentro di lei. Urla sempre più forti riempivano l’aria finché con un guizzo incontrollato lo allontanò da sé e tremando per il forte orgasmo cercava di prendere fiato come poteva mentre il suo respiro era rotto dai forti spasmi. Era così eccitante vederla sul letto in quello stato, il corpo tonico ma morbido attraversato dai tremolii incontrollabili del piacere appena raggiunto, in cui ogni tentativo di calmarsi sembrava fallire sul nascere e bloccarle di nuovo il respiro mentre le cosce si aprivano e chiudevano per conto ...
... proprio. A tratti riusciva ad aprire gli occhi ma quando le pupille le ruotavano verso l’alto era costretta a chiuderli ed aggrapparsi a qualcosa per tentare di controllare i suoi spasmi. In qualche modo, alla fine, si calmò. Lo guardava inebetita con un sorriso vacuo mentre cercava di spostare i capelli che le si erano appiccicati al sudore del viso ‘Era da tanto che non venivo” riuscì a dire prima che un nuovo tremolio le bloccasse le parole in gola. Avvicinandosi, le prese le caviglie e le aprì le gambe, senza più forza non si opponeva, non che avesse voluto. Le si piegò sopra, le loro gambe si toccarono, poi il pene duro le toccò la parte bassa del ventre prima di essere bloccato tra i loro corpi, con una mano lo tirò a sé e lo baciò con passione e lascivia, sembrava volesse ringraziare quella bocca per il regalo ricevuto. Quando le loro labbra si separarono la guardò dritta negli occhi ‘Pronta?’ fece un piccolo gesto col capo per dire di sì e guidandosi con la mano le fece scivolare il glande nella fessura provocandole ulteriori brividi ma gli si aggrappò alle braccia ed ansimando chiuse gli occhi aspettando l’intera penetrazione. Cosce aperte, corpi sudati e la sinfonia dei loro gemiti congiunti, ritmati dai loro bacini frenetici. Potevano essere stati pochi istanti o lunghissimi minuti per fargli esclamare ‘Vengo!’ lo afferrò dalle natiche ” dentro” riuscì a dire tra gli affanni. Un momento dopo gli si irrigidì il corpo mentre lasciava andare tutto il suo seme.
Girandosi ...