Cenerentola e il Falco
Data: 22/08/2018,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Comici
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... musica riprese, incalzante e ritmata, al top.
Avevano messo “My name is Stain”: mitico!
Troppe emozioni, troppa coca, troppo… Falco!
Lo stomaco brontolò ed io... non ebbi dubbi: dovevo correre al bagno!
Certo era il fascino magnetico di quell’uomo ad attrarmi ma anche il bisogno di liberarmi rapidamente. Si sa, noi ragazze abbiamo il metabolismo veloce, e poi nell’eccitazione dei preparativi per la festa, non avevo avuto il tempo per evacuare a casa mia.
Avevo bisogno di un momento intimo, solamente mio, per riprendere in mano le fila della mia vita e anche per fare i bisognini.
Il bagno porta consiglio!
Feci un cenno al Gianfi: strinsi i pugni agitandomeli davanti al petto e strinsi anche le labbra, rendendole sottili.
Lui dovette capire al volo e mi rispose con un: “OK!”
Non gli sarei mancata, al porco, stava facendo lo stronzo con Clarissa, la più troia del quinto anno.
Me l’avrebbe pagata, ma dopo! Ora un’attrazione fatale mi reclamava altrove…
Scesi le scale con attenzione e, finalmente, raggiunsi il bagno delle donne.
La musica arrivava ovattata. Trovai un posticino tranquillo nell’ultimo gabinetto e mi sedetti su un w. c., abbassando il tanga appena in tempo.
Ci volle poco… dopo sono stata subito meglio.
La mia mente tornò al Falco. “Chissà dove sarà adesso, quel mattacchione!” pensai mentre cercavo la carta igienica che, naturalmente, era finita.
Mi sentivo disperata, avevo lasciato anche la pochette al ...
... guardaroba.
Poi, lentamente, la porta del cesso si aprì!
Come mi avesse letto nella mente, me lo trovai di fronte in tutto il suo tenebroso splendore.
Mi fissò (o almeno credo che intendesse fissarmi) ormai ci avevo fatto l’abitudine a quel suo sguardo strano: “vedo non vedo”.
- Sei disperata, vero? – disse il Falco con una vocetta querula che aggiungeva drammaticità a quei difficili momenti.
Volevo spiegargli di no, anzi volevo pregarlo di procurarmi della carta o, almeno, dei fazzolettini ma lui fu implacabile.
Forse era anche un po’ arrapato, perché in realtà io dovevo essere uno spettacolo eccitante: avevo la mini tirata sopra e avvolta su se stessa, che mi lasciava completamente nuda dalla cintola in giù. Le mutandine, ovviamente erano sotto le ginocchia.
Insomma lui vedeva perfettamente il mio culo, grande e candido, e anche la fica, che avevo depilata completamente per una promessa fatta a Gianfilippo.
Poco dopo la pelle nuda delle cosce veniva schermata dalle mie francesine nere, bellissime e semplici, arricchite da un solo fiocchetto di nastro bianco, di dietro.
5
- Piscia per terra! – disse il Falco, lasciandomi perplessa – Sai che ridere quando entreranno gli altri? –
Non trovavo divertente lasciare la pipì per terra ma forse erano cose che non potevo capire.
- L’ho appena fatta, la pipì... – dissi, cercando una giustificazione.
Era contrariato ma incalzò:
- Allora fai la cacca! – disse perentorio.
- Nemmeno, ho appena fatto pure quella… ...