008 o . b . l . i . v . i . o . n .
Data: 28/01/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... provai una sensazione strana, fui avvolto nel calore di quella sua sostanza dispiegatasi nell’acqua, e quasi non persi i sensi per il deliquio di una sensazione stravagante e pur ardente che ancora oggi non saprei decifrare. Poi con la forza delle sole braccia balzò sul cordolo, indossò l’accappatoio, mi guardò ancora con quel suo ghigno che non scorderò mai, e sparì dietro la porta.
Naturalmente non ne parlai con Goran di quel mio stato d’animo. Mi sentivo un criminale.
Padre Oblin era consapevole delle percezioni che mi suscitava la sua vicinanza, ed appresi solo in seguito che nelle orge in refettorio che ogni sera avevano luogo in istituto, costui mi cercava tra le gozzoviglie, tra i corpi rivolti e tormentati dalla lascivia dei nostri tutori.
Egli voleva approfittare di me, perché io gli concedessi i miei favori retroattivi, così come ogni tutore della nostra educazione si aspettava da noi ragazzi dopo i vespri in refettorio.
Si informò sul mio conto. Fu messo a conoscenza del mio ruolo di “prescelto” da padre Goran.
Scegliersi uno di noi per farne un uso “privato” era una facoltà ammessa nel rigorismo delle orge, per cui i nostri tutori potevano separare un compagno di giochi e ritirarsi nella propria cella per sollazzarsi una notte o settimane intere.
Nel privato di queste loro alcove i più dissoluti scatenavano i sadismi più efferati e c’è chi incappava in esperienze persin più tragiche come il povero Marcello, un ragazzo della mia stessa età, ...
... originario della bassa mantovana, che vidi uscire una notte piangendo dalla disperazione. Usciva dalla cella con le mani davanti al viso quasi a volerlo nascondere. Correva nella sua stanza quel poveretto, con il viso totalmente ricoperto di deiezioni umane.
Era legittimo dunque praticare su questi prescelti le più dissennate ambizioni sessuali.
C’è chi invece approfittava di questi ragazzi con più benemerita misura, mostrando loro una qualche forma di riguardo e preferendo amplessi zuccherini alla più sfrenata lascivia.
Dunque non c’era da stupirsi se da qualche tempo non fossi presente alle orge in refettorio, anche se qualcuno iniziò a fiutare ciò che realmente si nascondeva nei ritiri privati tra me e padre Goran. Iniziarono a girare voci di un imperdonabile affare sentimentale in quel gioco delle parti.
E padre Oblin ebbe un ruolo determinante a svelare a quel mondo ciò che di noi si andava vociferando.
Ero terrorizzato, era come se la verità dilagasse oltre la porta della nostra stanza ove ad origliare non erano le mute effigi di pietra del convento, ma esseri umani, dei più spregevoli.
Una notte ne parlai con Goran dopo aver fatto l’amore. Biascicavo parole confuse per via della bocca madida di quella sua albuminosa sostanza testicolare dopo l’orgasmo.
Percepì la mia paura. Egli conosceva il mio timore di un ritorno imminente nello sfrenato carname del refettorio. Goran mi disse di non preoccuparmi, che fino a quando egli sarebbe stato in quell’istituto, ...