1. Ditalino all'ora d'Italiano


    Data: 22/08/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Lisa02, Fonte: EroticiRacconti

    ... su di me, avevo la sensazione di essere nuda e che tutti vedessero cosa stavo facendo e sentissero l'odore dei miei liquidi, ma non riuscivo a smettere di toccarmi e la cosa mi faceva eccitare ancora di più. Mi morsi il braccio per non strillare di piacere. Dio, quanto mancava ancora?!
    
    Tre minuti.
    
    Ce l’avrei fatta a resistere ancora tre minuti? Era impossibile. Cercai di pensare ad altro, pensai a ciò che avevo sul banco, le penne, le matite, gli evidenziatori, la colla, ma qualsiasi cosa mi venisse in mente subito mi immaginavo a come avrebbe potuto farmi godere se me la fossi infilata nella fica; pensai ai miei compagni di classe, ai maschi e mi vedevo i loro cazzi duri pronti per farmi godere, alle femmine e mi vedevo le loro dita e le loro lingue che si infilavano sempre nella mia fica facendomi gemere, e la mia mano strofinava sempre più forte e veloce sul cotone dei leggings e le mie labbra erano gonfissime e pulsanti ed ero così bagnata che sentivo le gocce schizzare sulla sedia e sul pavimento e dio quanto stavo godendo, ancora un istante, ancora un istante e sarei venuta come un fiume in piena, sì cazzo che goduria, perché fermarsi ormai, perché controllarsi e trattenersi, perché soffocare i gemiti, che importava se ero in classe se ero in mezzo a tutti se ...
    ... ero davanti al prof, a lui avrebbe fatto solo piacere vedermi venire, sì cazzo voglio venire, non ce la faccio, non ce la faccio più!
    
    E poi finalmente suonò la campanella! Mi ero salvata per un istante. Mi alzai di scatto coprendomi bene col cappotto, sentivo tutte le gambe fradice e il bagnato colarmi lungo le cosce. Buttai la cartella sulla sedia per non far vedere la chiazza che avevo lasciato e corsi in bagno senza guardare in faccia nessuno, mi chiusi dentro e, finalmente libera di calarmi i pantaloni e le mutande, mi strofinai tutta la fica morbida con una mano e l’altra me la ficcai tutta dentro scopandomi con violenza finché non squirtai allagando il pavimento e raggiunsi un orgasmo fortissimo, mentre i miei gemiti e le mie grida venivano coperte dal frastuono degli altri studenti che uscivano da scuola. Mi accasciai sul cesso sfinita e in estasi a riprendere fiato.
    
    "Hai fatto la brava bambina?"
    
    "Sì."
    
    "Fammi vedere la tua piccola figa bagnata."
    
    Gli inviai la foto che voleva e gli feci vedere anche il lago che avevo lasciato in bagno e poi, tornata in classe dove ormai non c’era più nessuno, gli scattai anche una foto della mia sedia in cui c’era ancora una macchia scura di umido.
    
    "Bene, Lisa. Ti sei proprio meritata un bel premio, piccola mia." 
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