Storia vera - il verginello
Data: 24/01/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ringo00, Fonte: Annunci69
... sotto la spinta, le labbra sempre più divaricate, sembrava non finire mai. Stringevo un angolo del lenzuolo tra i denti, mente il mega pisello di Renzo mi entrava sempre più in profondità. Sentivo di tanto in tanto Andrea dire "Adagio adagio... Ancora un paio di centimetri... Resisti, Ile..."
Diffile spiegare cosa sentissi in quel momento: sentivo si leggermente dolore, ma al contempo piacere, come se mi stessero sverginando una seconda volta. Ad un certo punto però dovetti pregare Renzo di fermarsi, la punta del suo cazzo aveva raggiunto il fondo, avevo il ventre duro come se mi fosse sbucato in pancia.
Premuroso, lui chiese se mi fossi fatta male, e lo rassicurai, pregandolo solo di fare piano.
Andrea disse allora "Bene, adesso fai avanti e indietro"
Lui seguí le indicazioni; ora sì che godevo, cavolo se godevo! Quel palo mi faceva sentire bella piena, a ogni affondo la mia passera grondava nettare che mi colava sulle gambe. Ripensai per un attimo a Bruno, il collega di mio marito, che mi aveva penetrato così anni prima: evidentemente era il mio destino essere scopata da cazzi così...
Andrea mi riportò alla realtà mettendomi ancora il suo cazzo in bocca, ma godevo così tanto che mi era difficile succhiarlo. Renzo con molto garbo, avvertí che stava per esplodere; mi uscì dalla patata e appena mi misi in ginocchio presi quanto più possibile di quel salame in bocca e in un amen fui investita da una seconda inondata di sborra, tantissima: un po' in bocca, ...
... ma la maggior parte coló sulle tettone, che spalmai con le mani, poi giù fino alle labbra dilaniato da quel randello fino al pavimento. Mi ci volle qualche minuto per riprendermi, ma il mio maritino voleva la sua parte: mi rimise a pecora e mi montò selvaggiamente, trovando già la strada aperta, e in meno di un minuto mi regaló una decina di schizzi caldi. Ero estatica, non avevo mai raggiunto un godimento simile, il mio intero corpo era avvolto da un piacevolissimo calore. Corsi in bagno a lavarmi, mentre Renzo ci ringrazió, tornando in camera sua.
La mattina seguente, dopo la colazione, era giunto il momento di andare; mentre Andrea faceva la valigia, sgattaiolai nella stanza di Renzo, chiedendogli se avesse apprezzato l'esperienza; "Non lo dimenticherò mai" disse lui.
Volevo un ricordino del mio ex-verginello: gli tirai fuori il mostro dai pantaloni e partí un pompino furioso, di quando si ha poco tempo. Mi riempì la bocca con una sborrata non meno inferiore alla sera prima e lo limonai, passandogli il suo stesso seme in bocca. Quando Andrea mi chiamò, gli dissi "Arrivederci a presto pisellone... Voglio scopare ancora con te..." per poi infilare la porta lasciandolo lì sbalordito e col cazzo moscio di fuori.
Durante il rientro, ero contenta di quella dose extra di crema appena gustata, e canticchiavo allegra fra me. Andrea mi domandó il motivo, e quando glielo raccontai dovette accostare e farsi fare un pompino super, altrimenti non riusciva a concentrarsi al ...