1. Storia vera - il verginello


    Data: 24/01/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: ringo00, Fonte: Annunci69

    ... bocca?" gli chiesi. Lui, nervoso, rispose "Si... Sei semplicemente... Divina..."
    
    Gli diedi un bacio su quel glande enorme: "Grazie, che carino che sei..."
    
    Restammo per un po' sdraiati sul letto, ogni tanto accarezzavo i cazzi esausti dei miei uomini. Renzo prese educatamente congedo poco dopo; Andrea gli disse "Adesso diamoci una rinfrescata, alle 20 ci troviamo qui fuori e andiamo a cena... Dopo ti faremo l'esamino, verginello..."
    
    Per la cena optai per un look da femme fatàle: abitino nero con una vistosa scollatura sulla schiena, calzine e scarpe in tinta e, tocco di civetteria, niente reggiseno, le mie ragazze facevano un dolce su e giù ad ogni passo.
    
    Durante il pasto entrammo in confidenza: Renzo non aveva mai fatto sesso con una ragazza, solo visto decine di riviste porno e film, innaffiati da colossali venute. I suoi occhi erano fissi sulle mie tette, più attenti alla scollatura che al cibo. Fu una cena deliziosa, e già pregustavo il dessert, un enorme cannolo pieno di crema, se capite l'allusione.
    
    Dopo una sciaquata ai denti, Renzo tornò da noi; io ero seduta ai piedi del letto, mentre Andrea, col cazzo già fuori dalla patta, sedeva su una poltrona.
    
    Molto delicatamente, mi tolse il vestito, guardando con desiderio le mie poppe, passando poi allo striminzito perizoma che volò sul pavimento. Si denudó a sua volta, e mi sdraió supina sul letto.
    
    "Avanti, verginello, vediamo cosa hai imparato" lo esortó Andrea.
    
    Renzo prese a leccarmi la passera, e ...
    ... all'inizio non provavo nulla di che, ma quando il fiore delle mie labbra si schiuse e la sua lingua lo raggiunse, iniziai a provare un gran piacere. Il pensiero del suo godzilla mi faceva bagnare come una ragazzina, mi sentivo anche io una vergine alla prima esperienza. Renzo imparava bene, era diventato abile con la lingua, e in breve un rivoletto di broda coló sul lenzuolo. Andrea, stufo di menarselo, venne da me per un pompino, e vogliosa com'ero non lo feci attendere.
    
    Lo succhiavo decisa, fermsndomi ogni tanto per non farlo venire subito. Stavo godendo come una maialina, e non riuscii a trattenermi: squitai la mia goduta dritta in faccia a Renzo, che, sorpreso, si asciugò con il lenzuolo.
    
    Andrea era partito: "Bene, Ile, adesso mettiti a pecora, da brava".
    
    Mi misi in posizione, obbediente; mentre Renzo si avvicinava, voltai il capo verso quel cazzone durissimo: avevamo optato per la pecorina in modo tale da controllare la penetrazione, se quel mostro entrava troppo mi spaccava in due!
    
    Renzo avvicinò la cappella alle mie labbra, sentivo il suo calore, il suo odore di maschio eccitato.
    
    "Vacci piano, però" continuó Andrea, "se vai troppo a fondo andrò in bianco per un mese!"
    
    Renzo puntò il suo bazooka e iniziò a spingere; strinsi i denti: sarebbe stato un inserimento lungo e difficile, ma ero determinata, lo volevo troppo. Molto lentamente, come da mia richiesta, Renzo violó la mia patatina con quell'ariete, un pochino per volta. Sentivo le gambe allargarsi ...