1. Virtuoso e doloroso epilogo


    Data: 22/01/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... affermare e come vivacizzarmi al meglio.
    
    Non doveva stare in pena, non ne aveva nessuna ragione, io non avevo nessuna intenzione di sottrarmi al trattamento che mi stava riservando, onestamente mi sentivo come su d’un aliscafo che salpa quando c’&egrave il mare agitato grosso, eppure lo gradivo di gusto. Tra una leccata e l’altra Alanis si fermava un istante passandosi la lingua sulle labbra più volte, sembrava in verità deliziarsi, come se stesse intrinsecamente riscoprendo un dolce sapore quasi dimenticato facendolo riaffiorare, in definitiva se la spassava nel migliore dei modi:
    
    ‘Alanis cara, ecco, sì così, adesso sfilati la gonna’ – le proposi io, mentre con le mani m’adoperavo in ogni luogo bramando di sbottonare ogni cosa che incontrassi allacciata.
    
    ‘Certo, aspetta, faccio io con grande piacere’ – poiché Alanis volle aiutarmi nell’intento e così dovette staccarsi dalle mie labbra. Dopodiché s’allungò completamente sul sedile reclinato acchiappando tutta la luce che entrava dal parabrezza.
    
    Era bellissima, un incanto puro, gli splendidi e lunghi capelli neri fino alle spalle, la forma ovoidale del volto, gli occhi grandi e stupendamente espressivi d’un colore azzurro mare, la pelle compatta, i denti bianchi e regolari. Le braccia erano asciutte e sode, i suoi movimenti indolenti ma fluidi, ricordavano le movenze artistiche dei ballerini nel tempo in cui s’incurvava sfilandosi i vestiti che le restavano indosso. Io non ce la facevo più, mi denudai pure io, ...
    ... inizialmente posai le mie labbra, dopo una lato della mia faccia sul suo addome piatto e rimasi diversi minuti così, come volessi ascoltare quella meraviglia di femmina sondando chissà che cosa. Lei iniziò ad accarezzarmi, percepivo nettamente la calura della sua mano che m’attraversava la schiena. In seguito Alanis m’agguantò per la chioma con ambedue le mani, perché gradualmente ma senza tentennamenti tirò su il suo florido e giovane seno e me lo fece tastare, mentre io ero lì nell’osservare spartendomi i compiti fra la mano destra e quella sinistra. Era in effetti favoloso captare mentre si sviluppava la veemenza del suo respiro, durante il tempo in cui i suoi capezzoli s’indurivano aumentando di volume fra le mie labbra, perché alzare lo sguardo per un istante e ritrovare i suoi occhi colmi di desiderio mi donava un brivido inenarrabile, in quanto il mio cazzo era ormai diventato invadente e irrequieto lei inaspettatamente m’intimò:
    
    ‘Dai, avvicinati, ne ho voglia’ – m’annunciò Alanis con enfasi aizzata più che mai.
    
    Pure io avevo concretamente una voglia accanita e smaniosa di Alanis, una brama scalmanata di mettermi in azione dentro di lei e certamente non avevo mai sperimentato una simile vicenda. Adesso avevo premura, una smisurata sollecitudine, un’intollerabile e lussuriosa impellenza, perché anelavo qualcosa cercandola concitatamente rovistando nel portaoggetti dell’automobile, perché in definitiva quello che stavo praticamente cercando era nientemeno che un ...
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