1. Mio ometto


    Data: 21/01/2024, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu

    ... orifizio anale aperta smisuratamente, venni un altra volta, scuotendomi tutta, quello dietro mi tirò i capelli, così alzai la schiena, e mi afferrò le tette, le impastava, ma erano scivolose per colpa della sborra, quello sotto mi schiaffeggiava e insultava:’toh troia, toh, tieni tutto il mio cazzo, voglio spaccarti quel culo da troia che ti ritrovi, te lo meriti proprio, fortunato tuo padrone che ti possiede’ , sentire la parola padrone mi fece venire in mente di mio figlio, lo cercai con lo sguardo dato che quello dietro era tornato a tirarmi i capelli limitando il movimento della mia testa, lo vidi, seduto vicino al bancone del bar, contando una mazzetta di soldi che aveva in mano e ogni tanto sorseggia un drink. Presi dalla foga, cominciai a muovermi mentre gli altri due si fermarono, strinsi lo sfintere nonostante mi procurò molto dolore, continuai a farlo, sborrarono insieme nel mio culo, si sfilarono, insieme, il culo schioccò quando uscirono completamente. mi tappai il culo con una mano, mentre quello dietro se ne andava, mi alzai e lo fece anche quello sotto, che fece segno al mio figlio di venire, che si avvicinò con un bicchiere, con ancora un dito di alcolico, mi disse: ‘Apri le gambe’ M: ‘ok padrone’ li aprii, nonostante mi procurò del dolore al culo, appoggiò il bicchiere sotto al buco rotto, scostò la mano, e disse: ‘spingi fuori la sborra’ Cercai di farlo, e ogni tanto mi scappò dei peti, mio padrone mi guardò malizioso, quando ebbi finito, vidi il bicchiere ...
    ... pieno per tre quarti, mescolato con il drink. Si mise in piedi, e alzò il bicchiere, disse: ‘ecco cosa piace bere alla mia schiava’ e mi porse il bicchiere, titubante, anche se non volevo farlo, lo presi con la mano destra, e lo bevvi tutta di un sorso, il sapore forte dell’alcool copriva quasi del tutto altri sapori, ma sentii comunque la consistenza della sborra, prima di ingoiare mi sciacquai la bocca, con quel drink speciale da troia. E lo bevvi. Ero stanca, volevo riposarmi, e lo dissi al mio padrone, che mi accarezzò la testa, e mi liberò dal palo, prese il plug con la coda e lo rimise al suo posto, mi trascinò verso esterno, ma ero ancora nuda. M. ‘Padrone, io sono ancora nuda, potrei vestirmi?’ G. ‘Non volevi riposarti? adesso ti porto a casa’ M. ‘Si padrone’ disse senza avere il coraggio di ribattere. Salimmo in macchina, mi coricai sul sedile, arrivammo che ero in uno stato di sonno-veglia, quindi scesi. Mi prese per la catena, e trascinò, stavo provando il senso di vergogna mai provata, erano appena le 23, nei locali turistici, quest’ora &egrave l’ora di punta, cercai di coprimi meglio che potevo ma non potevo coprire tutti i segni di sborra che avevo addosso, camminai con la testa bassa, mentre lui a testa alta, si sentiva fiero ad esibirmi. Quando vide il nostro bungalow, mi disse :’Cammina a quattro zampe’ M. ‘Ma padrone, mi prenderanno in giro tutti’ G. ‘Vuoi obbedire o essere punita ?’ Non risposi, mi misi a 4 zampe e cercai di avvicinarmi più velocemente che ...
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