Sono una troia non sono una santa (parte 4)
Data: 20/01/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
... gonna sollevata di mia moglie, in alto appoggiata sul culo. Peggio! Era in mezzo alle cosce e si muoveva a cercarle la figa. Katia cercava invano di contrastarlo ma sembrava fatica sprecata.
Si fermarono improvvisamente accanto ad una Mercedes di gamma elevata. Mi sembrò incongruo che quell'uomo, vestito com'era, possedesse un'auto così prestigiosa, ma era la sua perché l'allarme suonò brevemente mentre lo sbloccava. Non visto, sono scivolato fuori dal mio nascondiglio in cerca di un punto di vista migliore. C'era pochissima illuminazione, specie in alcuni punti, il che mi dava ampia scelta di luoghi bui dove nascondermi nelle vicinanze.
"Perché non mi lasci in pace?"
Lui rise e si avvicinò a lei. Lei fece istintivamente un passo indietro urtando di schiena la fiancata dell'auto.
In tono sfacciato lui disse: "Non sembra che ti dispiacesse poi tanto, farti baciare e anche palpare le tette", e poi in tono diverso e quasi affranto: "ma puoi anche andare, se vuoi."
Katia si guardò attorno. Le ci volle un po 'di tempo per rispondere. "Non riesco a vedere la mia macchina", disse "Non sono sicura su quale livello l'abbiamo parcheggiata."
L'uomo grassoccio le si avvicinò, la sua mano tornò sotto la gonna. La vidi sussultare ma la stavolta non lo fermò. Il braccio del maschio iniziò a muoversi lentamente avanti e indietro e le palpebre di lei sembrarono tremolare. All'improvviso i suoi occhi si spalancarono mentre il suo corpo sussultava. Doveva averle infilato un ...
... paio di dita nella figa.
"Mio marito tornerà tra un minuto," ansimò. Ma il suo corpo iniziava sinuosamente a oscillare. A giudicare dalla posizione del braccio, supposi che le stesse pastrugnando la figa con quella sua grossa manaccia.
"Beh, mentre lo aspettiamo, perché non ti ripago per l'eccezionale pompino che mi hai fatto in sala, lavorandoti un po' con la lingua?"
Katia rimase in silenzio con l'aria di non avere capito, al che lui le dimostrò chiaramente il senso di quelle parole. In un attimo si immerse sotto la gonna e la sua faccia le si incastrò tra le gambe. "Oh Gesù!” ansimò forte mia moglie, non so se per sorpresa o sincero stupore per le capacità linguistiche di quel cane bastardo. Poi si appoggiò all'indietro contro la portiera dell'auto, a gambe divaricate e si piegò leggermente sulle ginocchia. Le mani di lui nereggiavano, artigliate al candore delle cosce nude dalla pelle liscia di lei, mentre quel testone spelacchiato si muoveva con grande impegno sulla vulva rasata di mia moglie.
Riconobbi il momento in cui prese a mordicchiarle il clitoride dalla risposta molto vocale: gridolini e rapidi singulti. Tutto il corpo di lei si scuoteva in brevi convulsioni, mentre lottava per mantenere l'equilibrio, reso precario dagli scatti involontari in alto dei piedi sui sandali con i tacchi.
Mio malgrado dovetti riconoscere che ci sapeva fare in fatto di cunnilingus e di come soddisfare una donna, a giudicare dal modo in cui mia moglie si contorceva e gemeva ...