1. Donna. Femmina. Forse Puttana


    Data: 14/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: dirkpitt968, Fonte: RaccontiMilu

    ... delusione ricevuto da una successiva telefonata nella quale l’uomo l’aveva notiziata sul posto e sull’ora dell’incontro.
    
    “ci vediamo all’albergo Vista Lago alle ore 11 del prossimo lunedì. Ah per favore prenota tu, grazie”
    
    Anche in quel caso la comunicazione era terminata subito dopo.
    
    Non si aspettava di dover fare quella prenotazione ma la fece.
    
    Il cuore accelerava i suoi battiti e Agata assecondò il ritmo con una camminata veloce. Mancava poco davvero a quell’incontro desiderato.
    
    La vibrazione del suo telefono la distolse dai pensieri e senza fermarsi ascolto il messaggio vocale. “Tesoro sono tanto dispiaciuto – recitava la voce di lui affannata al telefono – non riesco ad essere puntuale. Aspettami al bar cercherò di fare il prima possibile”
    
    Si fermò di colpo. Riascoltò il messaggio ancora una volta. Chissà quale imprevisto ha avuto il mio monello – pensò – forse si sarà fermato a comprare dei fiori. Questo pensiero la tranquillizzó e prese posto al tavolo vicino alla grande vetrata.
    
    Il locale era affollato e accogliente. Di fronte a lei una coppia che era intenta a discutere bevendo un caffè. Lui, un bell’uomo, l’aveva notata appena entrata e iniziò a fissarla. Più in là dei ragazzi, intenti ad organizzare il fine settimana, l’avevano vista passare rilasciando commenti poco gentili. Agata seduta ad aspettare si rese conto di apprezzare tutto questo. Accavallò le gambe mentre con un cenno chiamò la ragazza del bar e senza rendersene conto la gonna ...
    ... lascio spazio alle sue belle gambe velate da calze auto reggenti. L’uomo ormai era fisso su di lei e quasi non ascoltava più la sua compagna mentre uno dei ragazzi fece notare all’amico alla sua destra la visione di quelle gambe. Agata iniziò a provare un misto di imbarazzo accompagnato da piacere. Non sapeva cosa fare. Rimettere giù le gambe mettendo il cappotto sulle stesse o iniziare un gioco con gli altri da lei condotto per farli eccitare.
    
    Mentre pensava al da farsi guardò l’orologio e notò che erano già passati 15 minuti dell’appuntamento e lui non dava notizie. Era disturbata da questo atteggiamento di lui ma cercava di reprimere il tutto accettando con se stessa la sfida con gli uomini della sala.
    
    Lascio cadere la mano sulle gambe e con fare incurante tiro su le calze rimettendo di lato la gonna poi con un gesto lento lascio che la gamba destra prendeva il posto di quella sinistra. Un movimento voluttuoso che non passò inosservato. Il ragazzo colpito, questa volta non avvisò l’amico ma le lanciò uno sguardo peccaminoso. Era alto con capelli rasati e barba curata. A lei piaceva. Piaceva come la guardava e penso a come potesse essere presa da lui. Forse le sarebbe piaciuto essere presa da dietro con un abbraccio intenso. Si ritrovò a constatare che iniziava ad emettere umori. Iniziava la voluttà del suo triangolo. Lo sguardo del ragazzo ormai la penetrava e lei quasi sussultò quando la voce della cameriera le chiese se volesse ordinare.
    
    Chiese un caffè americano ...
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