Notte in hotel - Racconti Erotici

Notte in hotel

Gia' dalla sua telefonata avevo capito che era un tipo molto esigente, una di quelle persone che sanno quello che vogliono.

La sua proposta era quella di incontrarsi in un hotel appena fuori dalla citta', cosi avrei potuto essere me stessa senza alcuna remora ed imbarazzo.

Dopo aver chiaccherato un po' sui suoi gusti sessuali, capi' che dovevo assolutamente fare quell'incontro.

L'appuntamento era per le 22.30 dirttamente in camera, dove avrei dovuto farmi trovare gia' bella agghindata e pronta a ricevere il mio stallone.

Le foto che mi aveva nviato erano molto eloquenti, nella maggior parte sfoggiava il suo bel cazzo di grosse dimensioni alle prese con diversi bei culetti, un po' ricurvo,

all'apparenza sembrava che non fosse mai del tutto rigido e in pieno tiro, quindi nella mia mente gia' immaginavo agli infiniti giochi di lingua che gli avrei fatto.

Arrivai con un ora di anticipo nell' hotel stabilito.

Entrando mi accolse il ragazzo della reception con un grande sorriso, prese i miei documenti e mi diede il pass della stanza augurandomi un piacevole soggiorno.

Sorrisi, anche se con un po' di imbarazzo e gli dissi che aspettavo un ospite.

Lui mi disse di non preoccuparmi e che mi avrebbe avvisato telefonicamente al suo arrivo.

Sali' in camera e subito andai in bagno a prepararmi.

Ci misi una mezz'ora per truccarmi e vestirmi, avevo un intimo in pizzo nero con una vestaglietta molto trasparente, autoreggenti e come da lui richiesto indossai ...

... anche il mio plug anale per farmi trovare pronta e dilatata per lui. Man mano che prendevo le sembianze di Manu, come ogni volta, stava salendo un turbinio di eccitazione che mi faceva diventare davvero porca e vogliosa di essere totalmente usata.

Quando ebbi finito di prepararmi ormai mancava poco, quindi controllavo spesso il telefono per vedere se ci fossero messaggi di questo mio nuovo amante, ma nulla.

Mi intrigava molto il fatto che lui volesse trovarmi gia' pronta a soddisfarlo, gia' calda e pronta ad essere la sua puttanella per qualche ora.

Mi aveva chiesto se mi andava di giocare al cliente che va da una prostituta, quindi se mi andava di essere trattata come tale, mantenendo anche quel distacco che puo' avere un

uomo che sceglie quell'esperienza esclusivamente per svuotarsi e godere.

Le sue domande erano state molto mirate ed aveva voluto sapere se ero gia' stata con piu' uomini insieme.

Sinceramente risposi molto da scema senza nemmeno pensarci, gli dssi che mi era capitato un incontro con due uomini e che mi era piaciuto.

Lui si limito' a farmi i complimenti e la cosa fini li. Non avrei mai pensato a cosa mi stava per succedere.

Il telefono della stanza squillo' e la voce del receptionist mi annunciava l'arrivo del mio ospite.

Come da accordi andai a socchiudere la porta d'ingresso, spensi le luci e mi sdraiai a gambe aperte sul letto.

Tremavo un po' per l'emozione, ma mi dissi che ormai era fatta, non si torna piu' indietro.

La ...