1. La sua fantasia


    Data: 20/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: lasuafantasia, Fonte: Annunci69

    Ne parlavamo da tempo.
    
    O forse è più corretto dire che fantasticavamo senza parlarne troppo.
    
    Lei non amava parlare durante i rapporti, e passata l'eccitazione tendeva a schivare certi temi, anche se entrambi sapevamo bene che da quella prima volta che le avevo detto che sarei stato disposto a far entrare un altro uomo nei nostri giochi quella fantasia non era più uscita dalla sua mente.
    
    Non eravamo però ancora riusciti a concretizzarla, un po' perché avevamo tante altre cose a riempire le nostre giornate e un po’ perché non riuscivamo a inquadrare bene come organizzare la cosa: lei diceva di non riuscire a lasciarsi andare con uno sconosciuto, io non volevo coinvolgere persone che ci conoscessero né che fossero della nostra città, sia per timore che la cosa si potesse scoprire sia per paura di dare il la a qualcosa da cui potessi poi essere escluso.
    
    Ci eravamo iscritti a un sito e avevamo provato ad incontrare delle persone, ma lei non aveva ancora trovato chi la convincesse.
    
    Ci contattò tra i tanti anche un ragazzo: età vicina a quella di mia moglie, garbato nei modi, bel fisico (lei ci tiene, forse anche perché è ciò che le manca con me) e senza pretese assurde. A differenza dei molti altri che ti contattano proponendosi come martelli pneumatici e promettendo prestazioni paradisiache, lui si disse disposto anche ad iniziare il gioco con un incontro che lo avrebbe visto soltanto spettatore.
    
    Era una delle ipotesi avanzate da mia moglie: “se è uno ...
    ... sconosciuto la prima volta guarda soltanto…”.
    
    Ne parlai con lei e accettò che lo contattassi, in fondo non era la prima volta che ci lanciavamo in un incontro conoscitivo.
    
    Parlai con lui e ci accordammo per un aperitivo in un locale vicino a casa sua.
    
    Gli chiesi soltanto una cosa. Volevo fosse elegante. A mia moglie stuzzica l’uomo in giacca e camicia e sapevo che questo avrebbe aggiunto un po’ di malizia all’incontro.
    
    Quel giorno partimmo un pochino nervosi, come sempre, per la tensione dell’incontro. Lei mise un tubino nero, aderente ma non eccessivo, e delle splendide decolletè nere.
    
    Durante il viaggio parlammo di altro, senza trattare dell’obiettivo del nostro viaggio. A lei avevo posto soltanto una condizione: volevo che fosse il NOSTRO gioco e che qualunque cosa desiderasse prima di farla me la comunicasse. Se fosse successo qualcosa sarebbe stato di comune accordo.
    
    L’aperitivo fu piacevole. Lui si rivelo di bell’aspetto non solo fisicamente, simpatico e molto affabile. Lei gradiva e si notava. Di tanto in tanto i nostri sguardi si incrociavano e il suo sorriso mostrava quel lieve imbarazzo che mi stuzzicava un sacco. Era tentata.
    
    A più riprese la sfiorai, su un fianco o su una coscia. Lei mi sorrideva complice e se esageravo mi fermava la mano ma senza smettere di sorridermi. In condizioni normali in un locale pubblico non avrebbe gradito che esagerassi con le attenzioni ma in quel momento si notava che era presa dalla situazione.
    
    Io ero presissimo e non ...
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