1. Sfruttamento anale, menefreghismo totale


    Data: 03/01/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... furiosamente a segarmi. Lorenzo, intanto, inizia a rantolare, capisco che sta venendo, mi mette una mano sul petto e mi fa alzare il busto, poi si appoggia sulla mia spalla e riempie tutto il preservativo. Resta fermo qualche istante, ha il fiatone. Poi, senza dire niente, si toglie dal mio culo, sfila il preservativo e me lo butta ai piedi, per poi tirarsi su i pantaloni e le mutande e uscire.
    
    Io sono solo e ho il cazzo ancora duro, per cui riprendo a segarmi in solitudine. L’orgasmo mi arriva quasi subito, lanciò un paio di gridolini e imbratto la parete sulla quale ero appoggiato del mio sperma. Con calma, mi ricompongo, per poi raggiungere Lorenzo, che sta fumando una sigaretta seduto su un muretto a circa 50 metri di distanza.
    
    Non affrontiamo l’argomento per tutto il resto della mattinata, anzi, abbiamo entrambi un’aria di indifferenza totale. Lui è così, è la persona più menefreghista di questo mondo. Vedesse un moribondo a terra, non si degnerebbe neanche di uno sguardo e tirerebbe dritto. A me, invece, non interessa granché di ciò che ha provato. Abbiamo sfatato un altro tabù, tra noi, per il resto c’è poco altro da aggiungere.
    
    E, chiaramente, l’aver fatto anche questo altro passo nel nostro rapporto sessuale, fa si che nei giorni seguenti, Lorenzo mi penetri anche a scuola. Non succede spesso, perché non sempre abbiamo il tempo necessario, quindi spesso deve “accontentarsi” di un rapido pompino.
    
    Quando, però, capita che magari c’è un’assemblea o dei ...
    ... tempi morti e riusciamo a isolarci per qualche minuto in più, non perde occasione per mettere su un preservativo e sbattermelo nel culo senza alcun trasporto particolare. I nostri rapporti sono così, di uno squallido unico e ci lasciano sempre con la solita scia di indifferenza.
    
    Tuttavia, anche in questa breve e insignificante vicenda, capita l’eccezione. Siamo all’incirca a metà novembre del 2018, reduci da una solita mattinata noiosa di scuola. Oggi, al contrario del solito, Lorenzo non mi ha chiesto mai di vederci durante l’orario di lezione. Poco male, non mi importa granché. Devo dire che, a volte, mi è anche venuto in mente di chiedergli io di fare qualcosa, quando il mio sedere recriminava quell’enorme e meraviglioso cazzo. Mi è capitato anche a casa, da arrapato e col mio ragazzo che non poteva venire, di ragionarci su, se provare a scrivergli e farlo venire. Ma ho sempre deciso di evitare: tolti quei fugaci incontri, non lo voglio nella mia vita e, soprattutto, non voglio che entri in casa mia.
    
    Quando ci incontriamo in stazione, noto subito che è strafatto. So bene che Lorenzo fa uso di sostanze con frequenza, fin da ragazzino. Lo faceva già nel periodo in cui uscivamo insieme, che aveva soltanto 14 anni. In questi giorni sta aumentando di molto, probabilmente perché, più passa il tempo nella nuova scuola e più stringe amicizia con persone poco raccomandabili.
    
    Gli vedo fare spesso movimenti strani, durante le ore di lezione. E’ altamente probabile che, se esci ...
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