Questo sono io - 3. nemmeno un briciolo di pietà
Data: 29/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
La mattina dopo mi svegliai tardi, sudato e indolenzito. Per fortuna avevo tutto il fine settimana libero. Durante la notte, Marco si era alzato per andare al lavoro ed ero rimasto solo sul divano.
Stiracchiandomi mi resi conto di due cose, la prima era quanto fossi felice, non ricordavo nemmeno quando fossi stato così bene l’ultima volta. La seconda, che puzzavo di sesso e dovevo farmi subito una doccia.
Sotto il getto d’acqua calda ripensai a come era cambiata la mia vita negli ultimi mesi e in particolare nell’ultima settimana. Ero sempre stato un tipo solitario. Non avevo mai avuto molti amici e si era trattato per lo più di rapporti superficiali, spesso di convenienza. In ogni caso, nessuno abbastanza buono con cui essere davvero me stesso.
Invece, proprio nella città che credevo avrei odiato avevo incontrato alcune persone simpatiche e persino la giurisprudenza iniziava a piacermi. Ma ad essere onesti la ragione di tutto era soprattutto lui, Marco. Quasi senza che me ne accorgessi quel ragazzo aveva iniziato ad occupare i miei pensieri. Il suo sorrisetto compiaciuto, i suoi occhi magnetici e i suoi modi scostanti. Era curioso, scherzoso, socievole e tutto questo senza considerare quanto lo desiderassi a livello puramente fisico. Mi stavo eccitando solo a pensarci. Chiusi gli occhi e la sua immagine prese immediatamente forma nella mia mente, i lineamenti decisi, la barba ruvida del giorno prima che mi graffiava la pelle, i muscoli solidi delle braccia e del ...
... petto e persino il suo odore mi travolsero.
Ero ancora immerso nelle mie fantasie quando sentii suonare il campanello.
“Cazzo…” Mi strinsi un asciugamano intorno alla vita e saltellai fino al citofono lasciando una scia di impronte bagnate dietro di me.
“Ho una consegna per il signor Valeri.”
Cazzo. “Devo firmare qualcosa?”
“Si.”
Cazzo. Cazzo. Cazzo. “Perfetto, sesto piano interno 18, grazie.” Guadagnai un po’ di tempo.
A pensarci bene, non avevo ordinato nulla. In ogni caso però dovevo vestirmi, probabilmente il corriere non sarebbe stato contento di vedermi nudo. Raccolsi a caso un paio di vecchi pantaloni della tuta e una felpa dall’armadio e mi strofinai velocemente i capelli con l’asciugamano.
“Una firma qui, per cortesia.” Indicò il ragazzone delle consegne. Poi mi porse un involucro voluminoso. “Questo è suo, buona giornata.” Non era per niente contento.
Era la busta di un negozio, uno di quelli costosi, e la prima persona a cui pensai fu Marco. Non era ancora troppo presto per regali del genere? Mi stavo già emozionando come uno stupido.
Dentro la busta c’era una borsa ventiquattrore in tessuto, pratica e spaziosa, dal taglio elegante e allo stesso tempo moderno. All’improvviso, ricordai che il giorno prima Marco mi aveva visto tenere i libri sottobraccio prima di andare a lezione. Notava sempre tutto, ma il fatto che avesse pensato di farmi un regalo mi colpì. C’era anche un bigliettino nella busta, di quelli bianchi semplici.
L’aveva ...