1. “Com’ è difficile restare padre quando i figli crescono e le madri imbiancano”


    Data: 24/12/2023, Categorie: Etero Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... forse avevo dato un po’ troppa importanza a quegli sguardi e a quei sorrisini considerati smaliziati probabilmente da quello che avevo origliato qualche ora prima. Mi convinsi che mi ero fatto fuorviare da questo preconcetto e che conseguentemente stavo paragonando un atteggiamento innocente di una ragazzetta a quello di una ragazza da strada. Quella breve conversazione con lei mi rasserenerò e mi convinse che avevo esaminato la ragazza in modo troppo frettoloso, così attesi che finisse il suo compito sul divano. Avevo chiuso gli occhi forse da qualche minuto, quando dei passi nel corridoio mi destarono nuovamente. Dischiusi gli occhi e vidi Clizia varcare la porta di ingresso del salotto con addosso soltanto il cappellino da Babbo Natale, un reggiseno nero, un perizoma nero e le scarpe sportive. Mi fregai gli occhi con le mani cercando di capire se fosse un sogno, ma non lo era, lei avanzava sicura, in silenzio e con lo sguardo fisso su di me come una leonessa predatrice nella savana. I suoi occhioni erano dei fari e non dissuadevano lo sguardo dai miei. Giunta di fronte a me si fermò con le mani sui fianchi scrutandomi con uno sguardo quasi minaccioso. Ho incontrato diverse donne mature con quello sguardo energico e deciso, ma non mi era mai capitato di percepirlo tramite gli occhi di una ragazzina della sua età. Dopo uno scambio di occhiate, Clizia, fece un giro su se stessa mostrandomi le sue sinuose gambe e il suo pezzo forte un culo magro di forma geometrica perfetta. ...
    ... Una sfera scolpita da Michelangelo. Ero basito
    
    I: - Cliz … ia cosa stai facendo?
    
    Le chiesi paralizzato. La sua risposta sfrontata non si fece attendere:
    
    C:- Quello che ho sempre desiderato fare.
    
    Una volta in piedi a pochi passi da me si piegò per recuperare il telecomando che giaceva accanto a me e con esso spense il televisore, lasciandolo poi ricadere sulla poltrona più distante. Mi sollevai in piedi per allontanarmi da lei, ma una volta alzatomi, con naturalezza si passò le mani dietro la schiena e con naturalezza si liberò del ferretto del reggiseno nero, scoprendo i suoi seni rotondi e bianchi che mi frenarono dal mio intento. Erano bellissimi, a pera, candidi, bianchi e con areole di colore rosa abbagliante. Provai a supplicarla:
    
    I:- Clizia, non fare così, ti prego …
    
    Cercai di mantenere le braccia incollate al corpo e vi assicuro che non fu semplice. Avevo una voglia matta di palpare quei seni giovani e delicati con tutta la robustezza dei miei 40 anni. Mi trattenni, ma se quel petto roseo, che accendeva i miei istinti mi mise esageratamente alla prova, più difficile fu resistere al richiamo della sua topa. Vedendomi ancora titubante dinanzi a cotanta giovinezza, Clizia, non esitò ad abbassarsi le mutandine rendendomi consapevole del fatto di avere il monte di venere completamente raso. Lasciò il bordo delle mutandine appena adagiato sulle grandi labbra della vagina, mentre quello sguardo giovane continuava a istillare dentro di me morbosa lussuria e ...
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