Basta!
Data: 18/08/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... conto, con la coda dell’occhio, che si era seduto ‘comodo’ rispetto alla persona alla sua destra, tanto che la moglie si incuneò nello stretto spazio tra me e lui, praticamente a contatto con la mia coscia. Mi guardò con un’aria imbarazzata, feci balenare un rapido sorriso e mi spostai di una ventina di centimetri, per non lasciarla proprio pressata tra me ed il marito. Lei mi ringraziò con uno sguardo timido e si scostò un pochino da lui, restandomi sempre molto vicina ed incrociando le caviglie. Uhmm… Possibile? Incuriosito, allargai un pochino le ginocchia, fino a venire a lieve contatto con la sua gamba: nessuna reazione. Allora mossi come casualmente la gamba e lei non si sottrasse allo sfioramento. Volsi lo sguardo verso di lei e vidi che mi guardava con uno sguardo… modesto, quasi vergognoso… succube, ecco! Osai: la mia mano le strinse brevemente il ginocchio e le feci un sorriso sicuro, da ‘macho’. Mi rispose con un sorriso timido. Distogliendo lo sguardo, incrociai quello del marito, che era di accettazione ed approvazione. Possibile mai…? Ero perplesso, ma la mia vacanza rigeneratrice si apriva, forse, a prospettive ...
... decisamente divertenti. Decisi di ignorarli ma, muovendo la testa ogni tanto, percepivo con la coda dell’occhio i loro sguardi vagamente ovini su di me. Fuori restai con unspressione impassibile, la mia tipica faccia-da-poker, ma dentro di me stavo sorridendo, immaginando gli sviluppi e studiando le mosse del gioco. Alla fine, tornammo al pullman e decisi di ignorarli per tutto il viaggio. Tornammo al resort che erano passate le otto da un po’, appena il tempo di andare in camera, farsi una doccia per levarsi di dosso la polvere e sbrigarsi a raggiungere il ristorante e cenare, prima che chiudesse. Per cui, salutai con un rapido cenno della mano alcuni miei compagni nell’avventura e, li ad una ventina di minuti, entrai nella sala da pranzo. Cominciai subito a girare tra i vari tavoli del buffet, facendomi undea di cosa mangiare ed alla fine scelsi una porzione di ravioli di magro, come primo. Posai il mio piatto su un tavolo vicino al banco della pasta ed andai a prendermi da bere. Tornato che fui, ebbi la sorpresa (?) di trovare la coppia seduta al mio tavolo. «Disturbiamo?» mi chiese lei, sempre con quello sguardo modesto, vagamente ovino.