1. 11 – Forica: L’amore fuori casa


    Data: 18/08/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... essere la tua troia, una grande troia, una femmina”
    
    Lei voleva che il guardone vedesse cosa stavo facendo, con il cazzo tra le mani e con la figa completamente aperta e bagnata per l’eccitazione.
    
    A quel punto ha dato uno sguardo fuori per vedere se ci fosse qualcuno.
    
    “Non c’è nessuno. Ora lo voglio gustare come le puttane”Ha perso il controllo, l’ha preso tra le labbra, voleva sentirlo pulsare sulla lingua.
    
    Gli prendo la mano che è fradicia di lei e gli faccio capire di portarla a bagnarsi il seno. L’ha fatto e si è aperta ancora di più, ora la sua natura era completamente spalancata e lo sconosciuto avrebbe potuto guardare dentro la figa palpitante di Forica.Poi ha perso la cognizione della situazione e ha iniziato a masturbarsi, fuori e dentro, con il mio sesso in bocca fino a quando ho sentito che stava per venire.
    
    Ora vedevo l’uomo che ci osservava.
    
    In quel momento ce ne dimentichiamo completamente entrambe.
    
    Forica mi chiede di continuare a menarmelo e a venire sul suo seno. Quando ha sentito il mio caldo spruzzo si è ...
    ... sciolta letteralmente in un orgasmo violento che mi è sembrato non finisse mai.Quando si è ripresa, l’uomo si stava allontanando.
    
    In realtà non so se avesse continuato a guardare.
    
    “Hai visto quell’uomo?” Le dissi
    
    “Si, mi è piaciuto e mi ha eccitato tanto vedere che lui ci guardava e si faceva una sega. Chissà quanto è venuto! Come sarà stato il suo spruzzo? Sarà stata buona la sua sborra?”
    
    Era sconvolta dalle sensazioni che questo pensiero le aveva provocato.
    
    Aveva sollevato il bacino per farsi vedere per bene ed aveva aperto le cosce affinché il guardone la potesse ammirare durante l’amplesso.
    
    Era ancora illanguidita
    
    “Mi sono resa conto che ciò che mi ha scatenato è stato il pensiero che qualcuno si stesse eccitando, magari masturbandosi, guardandomi così “oscenamente” disinibita.”
    
    “Ti va di tornare qui un’altra volta?”
    
    “Mi piace ma allo stesso tempo ho paura che ci vedano dalla strada passando in auto”
    
    “Cercherò un altro posto qui in pineta. Magari dove ci sono altri guardoni”
    
    “Ok, allora sarò più tranquilla” 
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