1. 11 – Forica: L’amore fuori casa


    Data: 18/08/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... dei pantaloni e mi accarezza piacevolmente andando dalla parte bassa della schiena fino al collo. Le sue mani sembrava avessero il velluto sui polpastrelli. I baci sono profondi. La lingua entra nella mia bocca ed io succhio le sue labbra e assaporo la lingua.
    
    L’effetto è straordinario. La mia erezione è notevole. Non sto più negli slip. Se ne accorge e lo libera.
    
    Guarda il mio sesso alla luce della Luna e lo accarezza da ogni parte. I miei sensi sono accecati dalle sue carezze.
    
    Riesco ad allungare una mano e le accarezzo le gambe. La pelle liscia come la seta. Le passo la mano sulla parte interna e sussulta per il piacere. I miei polpastrelli volano dalle caviglie fino al collo. Forica continua a giocare con il mio cazzo duro. Lo bacia. Lo lecca e passa su e giù con le dita sul prepuzio rendendolo grosso e duro più di prima.
    
    Sono sensazioni splendide di un piacere speciale che non avevo fino quel momento provato.
    
    Ogni passaggio è una scarica di adrenalina. Il gioco lo fa solo sul prepuzio.
    
    Ora il cazzo è lucido per la sua saliva
    
    “Mi piace vederlo grosso e turgido. Sta per scoppiare. Ho gustato il liquido seminale e debbo dirti che è buono.
    
    Lei mi vuole tra le gambe, le apre, si solleva la gonna.
    
    Vedo dei collant aperti davanti. La figa è nuda, poco pelosa e già bagnata.
    
    “Togliti i pantaloni”
    
    Eseguo l’ordine con qualche difficoltà visto che siamo in auto e lo spazio non è ampio.
    
    “Quand’è che torniamo sul tuo lettone?”
    
    “Non so. non ...
    ... dipende da me”
    
    “Da chi dipende?”
    
    “Da mio padre e mio fratello che vogliono stare al caldo in città. Quindi, amore mio, dovremo arrangiarci. Perché le prossime volte non andiamo a casa tua?”
    
    “Si può fare di notte dopo le 10”
    
    Allunga la lingua che aspiro nella mia bocca.
    
    Il cazzo nello stesso momento entra nella sua figa.
    
    “Ahhh! Che bello! Sono di nuovo piena di te! spingilo in fondo”
    
    Mi agito e la stantuffo. Si agita ed ansima.
    
    Poi si ferma.
    
    “Ho un idea. Mettiti sotto, io mi metto sopra”
    
    Mi sale sopra, si infilza sollevando il busto e spingendo le mammelle all’infuori. I capezzoli sono dritti e duri.
    
    Apre le gambe al massimo. Si muove ed il cazzo entra e sento l’utero. Sono tutto dentro di lei.
    
    “Oooohhh! Ti seeentoooo! E’ bellissimo, mi stai sfondando, continua voglio essere aperta. Ti sto guardando, mi sto guardando. Sono arrapata”
    
    “Anche io, amore, mi stai eccitando tanto. Prendilo tutto, goditelo, è tutto tuo. Voglio sentire la tua figa muoversi quando vieni”
    
    Rimane vestita solo con la mutandina e le calze.
    
    “Scopami. Ti sto montando. Sto montando il maschio….. il mio amore. Ti voglio dare tutto di me”
    
    Si solleva e si abbassa sul cazzo facendolo arrivare sino all’imboccatura della figa e poi se lo rimette dentro fino in fondo.
    
    Le mammelle oscillano ed i capezzoli duri sono uno spettacolo della natura.
    
    Mette dietro la nuca le sue braccia, mi guarda, guarda fuori dai vetri e le chiedo
    
    “Ti andrebbe di farlo fuori di ...