1. 11 – Forica: L’amore fuori casa


    Data: 18/08/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... qui?”
    
    “Non oggi. Ora sono sopra di te e voglio continuare così”
    
    “Dammene ancora. È cosi grosso e duro!
    
    Vederla godere così tanto è bellissimo.
    
    La guardo. Il suo corpo nudo con solo
    
    Ancora pochi minuti e viene con un urlo a bocca aperta che si deve essere sentito lontano. La guardo, mi eccita al massimo e le vengo dentro proprio sull’imboccatura dell’utero.
    
    Mi chiedo se questa volta finalmente l’ho inseminata.
    
    Lei non dice niente. Passa la mano sulla figa e raccoglie ciò che cola per portarselo in bocca facendolo assaggiare anche a me. Devo dire che è buono anche il mio sperma. Lo trovo gustoso.
    
    Si rimette il cazzo nella figa e si stende su di me.
    
    Parliamo d’amore per circa un’ora e poi torniamo a casa.
    
    Qualche settimana dopo mi dice
    
    “Andiamo in pineta, nella piazzola vicino alla strada?”
    
    “Vuoi andare lì?”
    
    “Si, ti prego, dai! Mi sono eccitata tanto!””
    
    In cuor mio il fatto d’andare li mi dava un sottile piacere. Lei non parlava ed aspettava solo che ci arrivassimo.
    
    Fermo l’auto, mi sposto sul sedile di destra.
    
    Lei è sopra di me. È già nuda sotto i vestiti ad esclusione di un favoloso tanga verde chiaro e leggermente luminescente.
    
    “Ti voglio spogliare”
    
    ma lei è già nuda completamente prima che io parlassi.
    
    Mi spoglio anche io. Abbasso le spalliere dei sedili e ci mettiamo io sotto e lei a cavallo.
    
    “Angelo, hai visto che bella luce! La luna è piena e illumina tutto, sembra giorno. Abbassa i finestrini. Voglio ...
    ... respirare l’aria buona del mare e dei pini”
    
    Eseguo la richiesta.
    
    Mi prende il cazzo in bocca. Me lo addrizza e lo irrigidisce toccandolo come aveva fatto la volta precedente passando i polpastrelli sul prepuzio e mi viene spontaneo dire
    
    “Ma se ci vede qualcuno?”
    
    “Non credo che verrà nessuno. È un posto troppo in vista e tutti pensano che qui non ci si metta nessuno”
    
    La situazione era assurda: le sue dita calde dentro la figa e il mio sesso eretto tra noi, davanti al suo viso. D’un tratto l’ha attirata un movimento fuori dell’auto, vicino allo sportello dal lato della guida. Forica si volta ma sembra non notare niente.
    
    Mi sono accorto, dicendoglielo, che un uomo ci stava guardando. Un’ombra in controluce. Mi sono un po’ irrigidito dicendole
    
    “Vuoi andare via?”
    
    Sarebbe stata la cosa più logica. A me, di colpo, ha preso qualcosa nello stomaco, irrefrenabile e, certa che le sicure dell’auto fossero chiuse, gli ho afferrato la mano per impedirgli di toglierla dal mio sesso e gli ho detto
    
    “Continua ho voglia di te!“
    
    Mi ha guardata negli occhi, ci siamo capiti in un attimo e lei ha continuato a manipolare il cazzo. In lei è subentrata la voglia irrefrenabile che il tizio la guardasse mentre, presa da una lussuria incontrollata, la masturbavo lasciando più spazio tra i nostri corpi.
    
    La voglia di esporsi durante l’accoppiamento le era venuta. Non era una voglia come quella di farlo davanti a Bianca o Francesca, ma esporsi a degli estranei.
    
    “Stasera voglio ...