1. Chiamami Babbo


    Data: 18/12/2023, Categorie: Incesti Autore: SonnyC., Fonte: EroticiRacconti

    ... morire.
    
    Non esito affatto quando mi chiede di alzarmi ,di togliermi le mutandine e di accucciarmi sopra il suo uccello.
    
    La punta del suo cazzo gioca con le labbra della mia fica umida le schiude e lentamente penetra all’interno tra le pareti della vagina.
    
    Gli sto dando la schiena non posso vederlo, non è più un gioco le cose si fanno serie ,ho le sue mani sui fianchi che mi danno il ritmo della scopata che si fa sempre più frenetico. Ormai mi muovo da sola lo cavalco come un'amazzone sul suo destriero, fa un caldo terribile vorrei strapparmi il vestitino di dosso, ma è un regalo di Luca e finirei per rovinarlo, ansimo mordendo l’aria, le sue mani si sono spostate sui miei seni a tormentarmi i capezzoli irti e gonfi.
    
    il cazzo di Carlo mi affonda dentro la fica togliendomi il fiato ad ogni colpo di reni, miagolo come una gatta in calore, ripenso a quante volte innocentemente mi sono seduta sulle sue ginocchia, alle volte che ho finto di ignorare il suo cazzo duro premere contro il culo, alle sue mani che che con i pretesti più banali finivano ovunque sul mio corpo, alle tracce di sperma che ritrovavo sulle mie mutandine usate che lasciavo nel cesto della biancheria sporca in bagno quando ero ospite a casa loro e che riconducevo ...
    ... stupidamente a uno sfogo del figlio ,alle docce fatte completamente nudi insieme, nel giardino sul retro di casa loro di ritorno dal mare mentre moglie e figlio si attardavano per un gelato o per fare la spesa, a quella volta che il figlio giocava con i videogiochi sul divano in salotto, noi ci eravamo appartati in bagno e come si era proposto dopo essermene lungamente lamentata, gli lasciai sfoltire i peli della mia passerina con un paio di forbicine. Fu la prima volta che lui mi permise di tenere il suo uccello in mano, fu la prima volta che, dopo avermi chiesto il permesso, mi face un ditalino fino a provocarmi un vivido orgasmo
    
    La mia mente si illuminava richiamando ogni singolo momento di quegli ultimi anni, alla volta che ci coccolavamo sul divano durante una puntata del trono di spade, con la moglie li accanto assopita, stravolta dalla giornata e il figlio fuori con il cane e mi chiese di fargli una sega e poi, di assaggiare il suo sperma che mi appiccicava le dita.
    
    Avevo per anni ingannato la mia mente, complice e spesso promotrice di quei momenti intimi e mentre mi farciva l’utero di sperma, realizzai che forse ero stata io il motivo della crisi che aveva diviso una coppia così affiatata come lo erano Anna e suo Marito Carlo! 
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