1. Chiamami Babbo


    Data: 18/12/2023, Categorie: Incesti Autore: SonnyC., Fonte: EroticiRacconti

    Sto con Luca dai tempi delle medie lui è stato il mio primo e unico ragazzo.
    
    Adoro lui ,la sua famiglia e Albert il suo labrador.
    
    Anna sua madre e Carlo suo padre mi hanno sempre trattato come una figlia, al punto che il padre di Carlo che all'inizio chiamavo signor Carlo era arrivato a chiedermi di chiamarlo Babbo, così quando si sono separati per me è stato un durissimo colpo.
    
    Mi sembravano una coppia molto affiatata e non riesco a capire quale sia stata la causa di questa crisi, il mio ragazzo preferisce non parlarne e Anna sembra ancor meno disposta a chiarire la situazione, io non me ne faccio capace, devo indagare.
    
    Torchiando il figlio scopro che Carlo, si è trasferito in periferia ,desiderosa di sapere qualcosa o almeno per vedere come sta, decido di andare a fargli visita ma devo farlo in segreto perché Luca mi ha fatto promettere di non andare a trovarlo da sola.
    
    Ci metto più di un ora con il trasporto pubblico cambiando due metro e prendendo un pullman che in pratica mi porta fuori città, nell'hinterland.
    
    Il posto è di uno squallore incredibile rispetto alla city in cui sono cresciuta, auto vecchie, tanta sporcizia, palazzoni trascurati e tanto cemento. La gente che incontro mi inquieta parecchio tanto da farmi pentire di aver indossato un abitino a fiori forse un pò troppo corto e i sandali con le zeppe alte che sono la causa di molti apprezzamenti sgraditi dagli uomini e occhiatacce da parte delle donne.
    
    Sto quasi per tornare indietro sui ...
    ... miei passi quando sento qualcuno, con un certo tono di sorpresa, fare il mio nome.
    
    Mi volto e con sollievo scopro che è Carlo, stava rientrando dopo aver fatto una piccola spesa al PAM lì vicino.
    
    Lo saluto come sempre con baciandolo sulle guance è felice di vedermi mi chiede se suo figlio è con lui.
    
    Quando scopre che sono venuta da sola è un pò deluso ma, allo stesso tempo, ne sembra compiaciuto.
    
    Il condominio dove abita è una palazzina di 5 piani in condizioni terribili, quasi da demolizione, il monolocale in cui si è trasferito rispetta l’estetica complessiva.
    
    C’è un disordine terribile e perfettina come sono lo trovo insopportabile, cerco di non avere giudizi ma, lui nota il mio disappunto, prova a scusarsi e ci tiene a dirmi che è una sistemazione temporanea, la casa di un amico prestata per sopperire all’emergenza.
    
    Mentre sistema la spesa mi chiede se mi va un caffe accetto volentieri.
    
    Mi fa accomodare su un piccolo divano due posti in ecopelle parecchio vissuto, ci sono un sacco di fazzoletti di carta usati con cautela li sposto molti sono ancora umidi.
    
    Mi seggo, sul tavolino in teak piuttosto rovinato ci sono alcune riviste per adulti, tre cartoni di pizza, lattine di birra, un portacenere pieno di mozziconi di sigarette e un tablet acceso.
    
    Sposto il cartone della pizza su cui mi è parso di vedere correre uno scarafaggio e inavvertitamente tocco il tablet, il salva schermo sparisce e rivela una mia foto in bikini, la curiosità mi spinge ad ...
«1234»