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Omonimo veneziano 1 - incontro
Data: 17/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: erocoppia, Fonte: Annunci69
... solo… accessori, bigiotteria.” aggiunge Ludovico. “L’epoca loro l’abbiamo vissuta e condivisa, più o meno bene, come tante altre cose, e oggi ci piace anche solo poterla ricordare.” “E non credete che quel tipo di cose potrebbe ancora piacervi?” “Forse”, dice Isa. “Ma è un po’ che non ci pensiamo più, e a me non mancano molto.” “E tutto sommato neanche a me, perché certe cose per essere godute devono essere pienamente condivise. Però… fanno parte di me.” “E anche di me! Sentite: stasera è un incontro fortuito, e per me anche fortunato, fortunatissimo. Possiamo benissimo restare così, tra amici, a chiacchierare ancora finché ci andrà, e poi ci salutiamo, e andrà bene così. Però davanti alla simpatia che si è creata tra di noi e soprattutto alla bellezza della Signora, che è notevole, col permesso del mio omonimo e con licenza di Isa non posso fare a meno di proporvi di ritirarci in un posto più discreto, per dare a questa nostra conoscenza l’importanza che merita.” La mano del libraio si è spostata, arrivando vicinissima al pube di Isa, e adesso si stacca, e va a cercare la bottiglia del prosecco. Il suo essere decisa e forte, ma anche delicata, quasi rispettosa, ha turbato Isa, che così ha un po’ perso il filo del discorso, e sente l’eco delle parole dell’amico mentre la fine di quel contatto la riporta bruscamente alla realtà. Di nuovo la sgradita consapevolezza di dover decidere per tutti, e quindi anche per sé stessa. Ludovico si è fatto serio, ma ...
... annuisce. Sa che dovrebbe dire di no, per via dell’incertezza di Isa, ma non vuole, e non ci riesce. “Se Isa vuole per me va bene, e se invece non vuole non muore nessuno. Dico bene, Ludovico?” “Certo che sì, Ludovico! Sono assolutamente d’accordo. Facciamo così: tra un po’ ci avviamo verso casa, ognuno la sua. Però dobbiamo tutti prendere la 2, e quindi faremo un po’ di strada insieme, se vi va, e allora passeremo per forza davanti al mio negozio. A quel punto Isa dirà “Ludovico andiamo a casa”: e se lo dirà rivolgendosi a me ci fermeremo, altrimenti continueremo fino al vaporino. Che ne dite?” Isa sorride, perché in fondo la sfrontatezza e la fantasia dell’amico le piacciono, decisamente. Fa un bel respiro, e girandosi verso il marito annuisce. Anche Ludovico allora sorride, e rivolgendosi ad entrambi a sua volta annuisce. Sono quasi le nove, e a Venezia è già tardi. Il libraio versa ancora del vino nei bicchieri degli amici, facendo in modo di servire a Isa la fine della bottiglia. Un altro brindisi, e i tre si avviano verso la notte. ……………………………………………………….. Quando a Venezia l’aria salmastra e fresca della sera si mescola col prosecco, crea sempre una certa euforia: che andando per le calli deserte può anche indurre alla lascivia, specialmente quando dopo aver preso per un po’ a braccetto un uomo praticamente sconosciuto, per quanto omonimo del proprio marito, si cammina stando in mezzo tra il marito e il nuovo amico, con le braccia di entrambi sui fianchi, e ...