Professione seduttore - 2
Data: 11/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... quell’aroma indescrivibile.
“Perché lo fai?”, ebbe ancora la lucidità di chiedere, prima di tirar fuori il randellone turgido dai boxer umidicci, chiudere gli occhi e avvolgere le labbra attorno al pomello scappellato.
Già, perché lo faceva? Non era ubriaco, Marzio, non era fatto di anfetamine o chissà cosa, non era neanche in astinenza: da dove derivava questa frenesia erotica di cui si ritrovava improvvisamente preda? Non aveva lati nascosti, né desideri inespressi: la sua vita era stata finora limpidamente etero, lui stesso innamorato della moglie, la bella Katia, al punto da non concepire neanche l’idea di poter guardare un’altra donna: e adesso era lì, con l’uccello nella bocca di un uomo… e per sua iniziativa! Cosa lo aveva portato a trasformarsi da sedotto in seduttore?
Questi sono interrogativi che ci poniamo noi, naturalmente, come è nostro dovere, perché lui, il bel Marzio, non faceva altro che sdilinquirsi nel vortice di quella nuova estasi, di quei nuovi piaceri.
Fulvio succhiava, leccava, slurpava, gustando i mille sapori di quel cazzo inebriante, accompagnato dai gemiti di Marzio, che certo non era aduso a tanta foga… piacevole foga… travolgente foga…
“Oh, Cazzo… - singultò, infatti, ben presto – Oh, cazzo, Fulvio… vengo… ohhhh…”, e afferrandogli la testa con le mani, si lasciò andare all’orgasmo, riempiendogli la bocca di caldo sperma.
Fulvio aspettò che il flusso si esaurisse, poi, senza toglierselo dalla bocca, deglutì a poco a poco ...
... quel seme denso e gustoso, ma tenne in bocca il cazzo di Marzio, finché non fu molle del tutto, poi lo leccò, ripulendolo accuratamente, e infine glielo ripose nelle mutande.
“Grazie”, mormorò raddrizzandosi e leccandosi le labbra.
“Grazie a te, - sorrise Marzio – non immaginavo che ti piacesse così tanto.”
“Che tu mi piacessi così tanto, - lo corresse Fulvio – non lo faccio con tutti, credimi.”
“Non so cosa pensare…”
“Non pensare niente: ti è piaciuto e tanto basta.”
“Senti, devi capire che io…”, cominciò Marzio in tono esitante.
“Lo capisco, non preoccuparti. – lo interruppe Fulvio, quasi volesse rendere meno doloroso quanto sapeva che l’altro avrebbe detto - Hai già fatto molto, concedendomi questo. Quello che è successo stanotte, non uscirà dal buio di questo giardino…E se vuoi, ci resterò pure io in questo buio…”
“Adesso non esagerare. – disse allegramente Marzio, richiudendosi i pantaloni – Certo, nessuno dei due se lo aspettava e capisco che siamo entrambi un po’ scombussolati, ma non occorre essere così melodrammatici. Apprezzo la tua discrezione, era quello che stavo per chiderti, e so che non appenderai le mie mutande fra i tuoi trofei….”
“Anche perché non te le sei tolte…- lo interruppe Fulvio – scusa, scherzavo.”
“Cretino! - ridacchiò Marzio, passandogli un braccio sulle spalle – Hai capito cosa intendevo. Davvero, è successo qualcosa di bello stanotte… per me. E non è per il pompino… è…”, e scosse la testa, incapace di trovare le ...