La prima volta sbagliata – parte 2
Data: 09/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69
... lo fece sobbalzare, arrestando il movimento della mano sul cazzo di Devis, per poi riprenderlo non appena si riebbe.
“Bravo… rilassati... un dito non è un cazzo, stai tranquillo”, gli sussurrò nell’orecchio.
Ripresero a baciarsi mentre la mano di Filippo aumentava l’intensità, e Devis inseriva anche il medio nel suo culo, imitando così una sorta di penetrazione.
“Non possiamo andare in un camerino?”.
“C’eravamo prima, ma ti sei lamentato… e qui non c’è nessuno, per cui…”.
“Lo sai, la porta non era chiusa”.
“Chiusa o aperta, per quello che facciamo non è che ci dobbiamo nascondere… o avevi in mente qualcosa?”.
Filippo avvertì uno sguardo malefico su di sé, pur non vedendolo. Quel ragazzo era davvero strano: tanto bello fuori, quanto potenzialmente pervertito dentro. Non ci pensò troppo, dato che ormai gli era venuta davvero tanta voglia di assaggiare quel cazzone, e gli confidò in un orecchio che avrebbe voluto assaggiare la sua cappella con la lingua.
Devis gli rispose coi fatti, spingendolo in ginocchio davanti al suo cazzone bello svettante, e facendogli aprire bene la bocca gli tirò fuori la lingua con due dita. Poi passò il cazzo sulla lingua, partendo dalla cappella, poi lungo l’asta fino alla base, dove spinse la lingua contro i suoi coglioni, molto duri e ben attaccati all’asta. Gli passò nuovamente la cappella sulla lingua, prima sopra, poi sotto, facendosi avviluppare tutta la cappella dalla lingua. Filippo cercò di succhiare, ma Devis gli ...
... bloccò la fronte con forza, spingendogli la testa all’indietro. Si chinò verso il volto di Filippo, e sputò dentro la sua bocca.
Filippo cercò di sputar fuori, ma Devis gli chiuse la bocca con la mano libera, obbligando Filippo ad ingoiare lo sputo di Devis. Dopo averlo fatto, Devis spinse il suo cazzone contro le labbra di Filippo, che le aprì e si ritrovò quel palo piantato in gola, quasi soffocandolo.
Devis gli teneva la nuca con entrambe le mani, e prese a scopargli la bocca con virulenza, senza sosta, tanto da provocare delle lacrime a Filippo: quei conati continui non gli facevano provare alcun tipo di piacere, e la sua lingua non riusciva ad assaporare quel cazzone come avrebbe voluto.
Continuò a lungo a pompargli la bocca, ogni tanto tirandolo fuori, più per sbatterglielo contro la lingua che per far respirare il povero Filippo. Ad un certo punto Devis gli bloccò nuovamente la fronte con una mano, mentre con l’altra gli sbatteva il cazzone sulla lingua. Filippo cercava di leccare il più possibile, allungando la lingua per assaporare quel cazzone maestoso, e masturbandosi a sua volta in maniera frenetica. Se lo stava menando talmente veloce che sentiva la sborrata montargli in canna, per cui cercò di frenarla, dando dei colpi netti ma alternati, così da ritardare l’orgasmo.
Devis si chinò nuovamente su di lui: “che c’è, non ti piace più che hai smesso di menarti?”.
“No, no, mi piace eccome, anzi… non ho mai provato un cazzone del genere!”.
Filippo poteva ...