Il cielo di fine novembre
Data: 08/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... aveva bisogno di riparazioni e di essere ridipinto.
Dentro c'erano delle vecchie riviste di nudo con pagine incollate insieme. I muri sporchi erano coperti di graffiti ed immagini mal disegnate di persone che facevano sesso. Un paio di immagini erano chiaramente di uomini che si succhiavano l'un l'altro e si inculavano. Qualche volta andavo là col pretesto di cagare, ma sbirciavo Matt sul suo trattore attraverso uno dei molti buchi nel muro e mi masturbavo.
Un pomeriggio arrivai al cimitero e lo vidi che parlava una donna biondo platino. Lei teneva elegantemente una sigaretta tra due dita all’altezza della sua spalla. Indossava un largo vestito estivo a fiori e sul viso un grande paio di occhiali da sole scuri. Sembrava una vecchia attrice.
Di quando in quando lei rideva rumorosamente e si accarezzava i capelli cotonati come per tenerli a posto.
Era evidentemente una donna di qualche importanza; forse la moglie di qualche ricco, lo si poteva capire dalla enorme macchina che guidava.
Vidi che posava una mano sul ginocchio di Matt. Gli disse a bassa voce qualche cosa nell’orecchio. Anche da dove stavo lo vidi diventare rosso come una barbabietola. Lui guardò il suo orologio, poi si guardò intorno per vedere se qualcuno stava guardando.
Io mi nascosi dietro l’albero. Quando tornai a guardare li vidi che camminavano verso il magazzino degli attrezzi. Aspettai che fossero dentro prima di decidermi a seguirli, volevo vedere cosa facevano, anche se avevo un'idea ...
... abbastanza chiara.
Mi avvicinai il più silenziosamente possibile al capannone ed entrai nella capanna laterale, trattenni il fiato e misi un orecchio al muro che divideva i due spazi. Li sentii bisbigliare e lei ridere, poi il silenzio. Attraverso un piccolo buco li vidi, Matt aveva la schiena verso di me e lei stava di fronte a lui. Le sue mani erano sulla sua schiena e lo stringeva.
Le mie emozioni aumentarono mentre guardavo, ero eccitato ma geloso; li odiavo, odiavo specialmente lei.
Vidi le sue mani scivolare giù al sedere e stringerlo. Poi, con mio stupore, lei gli abbassò i pantaloncini mettendo in mostra il suo bel culo. Le dita dalle unghie smaltate di rosso strinsero più forte le sue natiche. Lo sentii lamentarsi.
Fu allora che mi resi conto di quello che stava accadendo, lei era in ginocchio e gli succhiava il cazzo.
Ora la odiavo veramente. Ero arrabbiato con loro, ma volevo vedere.
“Oh, baby, sei grosso!” La sentii dire. Poi la sentii lamentarsi con la bocca piena.
Gemetti, perché non potevo essere io là con lui? Ero così geloso! Smisi di guardare e mi sedetti allontanandomi dal muro. Mi spremetti l’inguine e pensai il da fasi.
Improvvisamente la porta dietro di me si spalancò, il bagliore del sole di mezzogiorno mi accecò momentaneamente. La donna con le labbra imbrattate di rosso mi stava guardando. Mi afferrò violentemente per un braccio e mi fece alzare.
“Tu, viscido piccolo pervertito!” gridò. “Chi ti ha mandato qui?”
“Nessuno. ...