Il Piacere di Cornificare
Data: 02/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: nymphomaniac_, Fonte: RaccontiMilu
... il movimento alla mia testa. Filamenti enormi di saliva uscivano dal lati della mia bocca, e un sonoro colpo di tosse, scosse il mio petto quando estrasse l’asta dalla mia gola. La mia eccitazione era alle stelle, sentivo la testa pulsare ed il cazzo esplodere.
Mi metto a novanta contro un albero per farmi inculare, e lui, già pronto, inficca violentemente quella mazza dentro il mio ano: vidi letteralmente le stelle, il mio culo andava a fuoco, me lo sentivo fino allo stomaco e mi veniva da vomitare. Lui lo capì e quindi rallentò il ritmo, estraendo e inserendo piano piano quel palo di carne: non so cosa mi disse la testa (o il cazzo) in quel momento ma, girandomi, gli diedi un leggero schiaffo sulla guancia per esortarlo a chiavarmi più forte.
Si fermò un momento, credevo non avesse capito. Iniziò a sbattermi così violentemente tanto che mi immaginai impalato con il suo cazzo che fuoriusciva dalla mia bocca. Aumentava il ritmo sempre di più, accompagnandolo con sculacciate sulle mie chiappe divelte, mentre sentivo le sue palle grosse e furiose sbattere quasi contro le mie. Ad un tratto mi prese per i capelli, si sdraiò sull’erba e mi tirò contro il suo pisello, dritto e possente. Iniziammo lo smorzacandela più bello della mia vita, sentivo l’eccitazione alle stelle. Mentre ero intento ad urlare di piacere, qualcosa di duro e pulsante mi si infila in bocca: un altro ragazzo di colore, in quel momento, voleva chiavarmi. Lo sbocchinai mentre nel frattempo venivo ...
... impalato, poi dopo mi feci ingroppare. I miei non sono stati mai vuoti durante tutto il rapporto. Venuto il momento cruciale mi inginocchiò e, ad un tratto, una valanga di sborra mi ricopre il viso. Assaggiai con la lingua il latte di quei stalloni africani che intanto gemevano di piacere; dopodiché presi lo sperma con le mani e, con un colpo di lingua, lo feci scomparire dentro di me.
Mi alzai e me ne andai. Mi appoggiai davanti all’entrata del parco ad aspettare il mio amico che, fortunatamente, arrivò una ventina di minuti dopo, anche lui sporco di sperma. Ci guardammo, scoppiammo in una risata fragorosa ed amichevole:” Ti voglio bene.”, dissi, “Anche io, tanto”. Ci demmo un bacio a stampo sulla bocca e ci avviammo verso casa.
Il giorno dopo avevo un dolore lancinante al buco del culo e mi accorsi anche che, sulle mie lenzuola, c’erano delle strisciate marroni: non mi importò, dunque cambiai il letto. In quel momento sento il suono del mio cellulare, e per l’esattezza la suoneria di Skype. Era il mio compagno.
“Ciao amore, come va?”, dissi. “Tutto bene, ancora non so quando tonerò. Tu come stai?” “Io bene, anche se mi spiace dormire da solo. Mi manchi.” dissi io “Dai, per qualche notte da solo mica avrai paura. Mica ti viene a prendere l’Uomo Nero.” Scoppiai a ridere:” Mi ha già preso non ti preoccupare!” Anche lui scoppiò a ridere, pensando che si trattasse qualcosa collegato alla mia infanzia. Ma in realtà, l’Uomo Nero l’avevo già conosciuto e speravo di ...