Il Piacere di Cornificare
Data: 02/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: nymphomaniac_, Fonte: RaccontiMilu
... selvaggiamente, mentre io cominciavo a gemere, ad urlare di piacere., un piacere che non avevo mai provato prima: IL PIACERE DI CORNIFICARE.
Un altro uomo, probabilmente attirato dai miei gemiti libidinosi, entrò e puntò il suo pene eretto verso la mia bocca; mi sentivo come un pollo allo spiedo, solo che io ero rosolato da due piselli e non da uno spiedo di metallo. Anche altri uomini cominciarono ad entrare, in totale, credo, furono cinque in tutto. Succhiavo avidamente, come una sanguisuga, qualunque pene mi venisse messo davanti, leccavo le loro palle, e poi a turno si alternavano nel culo.
A fine amplesso avevo il culo talmente aperto che avevo paura mi potesse fuoriuscire l’intestino; mi alzai per andare a cercare il mio amico ma, improvvisamente, venni messo al muro da un uomo che, prepotentemente, cominciò a fottere con violenza il mio sfintere. Mi sentivo quasi stuprato; mi spingeva la testa contro il muro, e intanto mi sculacciava, ma non ebbi la forza di oppormi; stavo godendo troppo. Trovai il mi amico in un altro spogliatoio, intento a cavalcare la mazza di due uomini grossi e pelosi. Poco dopo ebbero finito, ed io e lui rimanemmo soli:” Insomma? Ti piace? Vedo che ti stai divertendo!” “Non potevi portarmi in un posto migliore.”. In quel momento entrarono due uomini che ci pecorizzarono entrambi, ma causalità, ero finito faccia a faccia con il mio amico. Mentre i due ci trapanavano i buchi, come due trivellatori in cerca dell’oro nero, noi ci prendemmo la ...
... mano, un po’ come fanno due sopravvissuti dopo disgrazia, e, con voce flebile, gli sussurrai:” GRAZIE!”.
Uscimmo dalla sauna rotti e contenti, un po’ barcollanti, un po’ sfranti, ma felici. Rotti ma con gusto. Salutai il mio amico e, prima di andarsene, mi disse:” Penso che ci torneremo spesso. Sai le corna sono come le sigarette: una tira l’altra!”
Aveva proprio ragione”’ Dopo la mega scopata in sauna, dove molti maschi porci e arrapati avevano usufruito dei miei orifizi, sentivo dentro di me un desiderio crescente, una voglia insormontabile, di farlo ancora. Era una sensazione strana: avevo voglia di vedere fino a dove potevo spingermi aspirando a diventare il traditore perfetto. Sentivo come un formicolio al buco del culo, formicolio che solo una cappella grossa e viola, che non era quella del mio compagno, poteva alleviare. Questa sensazione mi aveva accompagnato sin dal momento in cui, a quel meeting serale di lavoro, il dirigente dell’azienda gemellata volle posteggiare il suo pene-lamborghini dentro il parcheggio intestinale interrato
Tornai a casa, il mio compagno era intento a fare una videochiamata con dei dirigenti di un’azienda all’estero, e dunque non lo disturbai. Lo guardavo attraverso la porta semichiusa, sentivo un grande amore verso di lui, e allo stesso tempo però, non sentivo alcun senso di colpa. Entrai nella doccia, e mentre mi insaponavo, non potevo fare a meno di pensare a quelle mazze di carne svettanti che mi avevano penetrato fino a qualche ...