Il Piacere di Cornificare
Data: 02/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Gay / Bisex
Autore: nymphomaniac_, Fonte: RaccontiMilu
Mi sono sempre definito un ragazzo per bene, uno di quelli con la testa sulle spalle. Prima studioso, poi grande lavoratore (lavoro come gestore marketing in un’azienda che progetta impianti di risalita sciistici), e soprattutto sono fedele. Sono gay da sempre e dopo una serie di avventure più o meno intense, più o meno sfacciatamente vissute, decisi di mettere la testa a posto e mi fidanzai con Stephan, il mio attuale compagno con cui convivo ormai da due anni. Mai uno screzio, mai una litigata, mai una ripicca, mai un tradimento.
Ma, mai dimenticare, che c’è sempre una prima volta per tutto.
Un giorno il mio capo mi dice:” Stasera devi incontrare il direttore dell’azienda con cui siamo convenzionati per decidere il prezzo dei materiali per il prossimo progetto. La ditta organizza un’aperitivo in un locale del centro. Vacci e fai bella figura!”
Ero contento di quell’incarico così importante:” Se l’affare va in porto, sarà una bella svolta per la mia carriera, però mi hanno detto che questo direttore con cui devo trattare è un tipo tosto. Spero non mi faccia il culo”, dissi ridendo al mio compagno, e lui rispose:” Ehi guarda che quello posso fartelo solo io, il tuo sfintere è proprietà privata. Scherzi a parte, andrà benissimo”, disse, stampandomi un bel bacio sulle labbra.
Contento e carico, uscii di casa. Quando arrivai, il direttore non era ancora arrivato e quindi mi fiondai al tavolo del buffet per bere qualcosa. Ad un tratto mi sento toccare la spalla:” Un ...
... altro po’ di vino?”.
Ai miei occhi apparve un uomo bellissimo. Era il direttore dell’azienda con cui dovevo trattare. Cazzo che uomo! Alto, capelli corti, erti e leggermente brizzolati, occhi verde scuro e profondi, corporatura grossa ma tonica, e mani grandissime. Mi stavo sciogliendo! Mentre mi sorrideva, strani e libidinosi pensieri cominciarono ad affollarmi la mente.
“Non sapevo che avrei dovuto trattare con un ragazzo così giovane, che gradita sorpresa”, disse, sorseggiando del vino. Poi sorrise ed io rimasi incantato ad osservare il riflesso dei suoi denti bianchissimi sul rolex dorato che aveva al polso. “Lo prendo come un complimento. Direi di sederci così possiamo parlare meglio”, dissi invitandolo a sedersi, ma rifiutò. “Non ho alcuna voglia di parlare di lavoro stasera. Anzi, parlami di te”.
Cazzo non sapevo cosa fare. Ero imbarazzatissimo ed inoltre non riuscivo a staccare gli occhi dal suo pacco. Sembrava così allegramente pieno, chissà che sapore aveva il suo succo dell’amore. Mi maledissi cento volte nella mia mente per quei pensieri e cercai di buttare di nuovo la conversazione sul lavoro, ma senza successo.
Ci spostammo fuori a fumare una sigaretta che lui prontamente mi accese appena la misi in bocca. Eravamo nel retro del locale: un prato grandissimo e curato. “Però, che bel giardino! Così grande e pulito.”, “Ne ho uno molto più grande a casa, se vuoi te lo mostro”. Scoppio in una risata fragorosa. Mi stava provocando e non sapevo cosa fare, ...