Educazione anale per femdom. teoria e tecnica per trasformare il culetto del vostro uomo in una vagina.
Data: 29/11/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mistressedoggy, Fonte: Annunci69
... fuori, a una a una, tutte le palline, con un getto d'acqua tra una pallina e l'altra e un fiotto finale quando la coda cadde per terra. 'Bravo così, spingi. Sembra una fighetta che fa pipì'.
Quel gioco, seppure richiedesse del tempo, era un buon preludio per favorire l'apertura del suo culetto, me lo aveva consigliato un Master qui su questo sito, tale Dominiomaturo. Quel ciclo di trattenimento di liquido caldo e rilascio, lo eseguivo sul mio doggy perché, così facendo, quel buchetto si ammorbidiva e si dilatava, più che con ogni altra tecnica da me conosciuta. Riempivo e tappavo con lo stesso gioco almeno due volte. Ogni volta rilubrificavo il sex toy, dato che l'acqua lavava tutto via. Aumentavo gradualmente le misure, a volte servendomi del gioco in uso e del vibro insieme. Lui ansimava, quando tratteneva a stento, e emetteva un dolce lamento quando gli comandavo di rilasciare. Io osservavo curiosa, al di là del vetro della doccia. Pian piano aumentavo anche i tempi, più tempo per trattenere e più tempo per rilassare. Vedevo come la cosa lo estenuasse, ma sapevo che anche lui desiderava che io lo aprissi, il più possibile, per servirmene. Avrebbe fatto qualunque cosa, fosse servita, per soddisfare ogni mia voglia. E lui sapeva che io volevo ardentemente il suo buco totalmente dilatato. 'Adesso ne mettiamo un litro, stringi' dissi, nel mentre che riempivo ancora la peretta, con un altro mezzo litro che riversai dentro di lui e, svelta, tappai con un plug più grosso. ...
... 'Tieni per 90 secondi. Così bravo', lo osservavo tremare per lo sforzo, dietro il vetro appannato, e mi compiacevo del fatto che fosse un modo per servirmi. 'Padrona...' mormorò, poco prima del termine fissato, e il plug fu sputato fuori con un getto d'acqua che non cessava di uscire. 'Tranquillo, tra poco lo rimettiamo dentro'. Gli lasciai un minuto per riprendersi e continuai.
Di tanto in tanto, per non forzare troppo, inserivo il gioco precedente, meno grosso. Da una parte sicuramente era per lui un sollievo, dall'altra doveva impegnarsi molto, per stringere con quel buchetto di cui pian piano stava perdendo il controllo. Più stringeva e, quando infine ordinavo di spingere il tutto verso l'esterno, più si rilassava.
Gli accarezzai la schiena bagnata dal soffione della doccia, 'bravo doggy, ancora un poco e dopo t'inculo' e di nuovo inserì la pompetta. Non lo tappai e osservai come non riusciva più a contenere, perdendo schizzi d'acqua da quel buco gonfio e dilatato, sebbene cercasse inutilmente di stringerlo. Continuai a lodarlo e riempirlo. Stavolta presi un dildo, lo spinsi dentro e, lentamente col polso, cominciai a farlo roteare. Il suo orifizio ormai sembrava rimanere aperto e assecondare i movimenti del dildo, con sbuffi d'acqua a ogni rotazione. Lui aveva poggiato i suoi gomiti per terra sfinito. 'Adesso mettiamo il penultimo', usai un litro di latte, stillato direttamente dentro il suo buco aperto, da un cartone che avevo predisposto a portata di mano, insieme a ...