1. Finalmente dimessa dall'Ospedale


    Data: 28/11/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Filippa2, Fonte: EroticiRacconti

    ... membro tutto nella mia bocca.
    
    Vedevo Donato godere tantissimo ed io ero sua parte.
    
    Poi iniziò a penetrarmi con grande vigore.
    
    Certamente essere al contatto con un corpo ricoperto totalmente e diffusamente di peli, può non sembrare gradevole, ma in quella circostanza ogni particolare passava in second’ordine.
    
    Essere amata da un atleta con un vigore eccezionale era una esperienza mai fatta. A maggior ragione con la persona che senti di amare.
    
    Passò del tempo; provammo varie posizioni e alla fine Donato esclamò: “Basta. Devo concludere!!!”
    
    Sentii il suo organo tutto dentro di me e mi accorsi che stava emettendo il liquido. Sicura di me, lo lasciai fare, poi, sempre uniti ci girammo e rigirammo per almeno due volte.
    
    Quel meraviglioso rapporto era giunto al termine.
    
    Dopo la rituale pulizia, ci addormentammo abbracciati. Erano anni che non dormivo abbracciata con un uomo. Le rarissime volte fu con mio marito, e solo all’inizio del matrimonio. Poi svanì tutto.
    
    La mattina seguente assunsi la “pillola del giorno dopo”. Salutai fraternamente Donato facendomi rilasciare la promessa di un altro incontro.
    
    Guardai il calendario: il lunedì seguente avrei dovuto riprendere il mio lavoro in Ufficio.
    
    Come detto, l’ambiente non era particolare: tutti padri di famiglia con spiccato senso di fedeltà coniugale, con la foto di moglie e figli nel quadretto sulla scrivania ovvero appeso al muro.
    
    Non volevo diventare una “rovinafamiglie” ma il giorno del rientro ...
    ... volevo fare bella figura.
    
    Sabato pomeriggio mi recai dal parrucchiere per il rifacimento della acconciatura: ne avevo bisogno, dopo tanto tempo trascorso tra Ospedale e convalescenza a casa. Poi un breve maquillage al viso.
    
    Per il ritorno in ufficio indossai un bel tailleur con giacca un po’ corta ed una gonna di lunghezza giusta, non troppo aderente ma capace di far intravedere la forma delle mutandine, lievemente scosciate. Scarpe comode ed alla moda. In realtà ero davvero attraente.
    
    Timbrai il cartellino volutamente con cinque minuti di ritardo, Volevo essere certa che tutti fossero già in ufficio. Presi l’ascensore e giunsi nel corridoio principale.
    
    Qui fui subito vista da un collega, immediatamente da un altro, poi ancora da altri. In breve il corridoio si affollò. C’erano tutti; e tutti guardavano la mia gonna segnata dal filo delle mutandine ed il mio culo……..
    
    Chissà quante seghe avrò provocato a questi maialetti che pensavano al mio posteriore barbarizzato dal bisturi.
    
    La vita sembrava essere tornata alla sia pure tetra normalità, ma nel giro di qualche giorno le cattive notizie si accumularono. Mio marito era stato collocato in cassa integrazione a zero ore e una sua zia – sola al mondo e da sempre a noi legata – aveva avuto un ictus e, semiparalizzata, era stata accolta da mio marito a casa nostra. Per lei venne accettata la domanda per l’indennità di accompagnamento ma la modica somma non era sufficiente neanche a coprire le spese vive.
    
    Alla ...