Asia, quando diventai lo schiavetto della classe
Data: 27/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Prime Esperienze
Trans
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... frocio?” Chiese Gianluca, la voce indebolita dall’eccitazione.
“Guarda che quello che si sta facendo fare un pompino adesso sei tu, non io.” Gli fece presente Mario. “E poi frocio è chi lo prende. Mica chi lo da.” Io lo guardai storto.
“Sì, ma cazzo, è il culo.”
“Come una bocca e sempre una bocca, così anche un culo. C’è forse una differenza fra il buco di una donna e quello di un uomo?” Mario sfruttò ancora una volta lo stesso argomento. “Vuoi arrivare vergine al liceo?”
Anche stavolta l’argomento sembrò fare effetto e Gianluca si accontentò di alzare le spalle.
“Stiamo andando troppo in là.” Mi intromisi. Stavano parlando del mio culo come se non esistessi.
“Dai, ci hai già fatto un pompino. Che ti costa.”
“Avevi promesso che facevamo a turni.”
“Sì, vabbè, era per dire. Volevo convincerti. Sono mica frocio io.”
“E io sì?”
“Bè, hai appena avuto il mio cazzo in bocca e il tuo è più in tiro che mai.” Fece notare Gianluca.
Non avrei potuto negare l’evidenza, ma mi rifiutai di rispondere.
“Vabbè, dai, almeno finiscimi il pompino. Non lasciarmi così.” Finse di supplicarmi Gianluca, indicando il suo cazzo che stava agitando senza toccarlo. Non sapevo più cosa fare, ma l’eccitazione era troppo forte e a testa bassa ritornai fra le sue gambe.
“Posso almeno toccarti il culo?” Chiese Mario e prendendo il mio silenzio per un assenso iniziò a massaggiarmi le chiappe. Feci per alzarmi, ma stavolta Gianluca mi strinse la testa fra le mani, ...
... imponendomi di mantenere il ritmo. Inizio ad aiutarsi dando dei colpi con il bacino. Mi stava scopando la bocca e io lo lasciai fare.
Mario alle mie spalle mi sfiorò il buchino con la cappella e dopo avermelo stuzzicato un attimo, provò a spingere. Mi girai di s**ttò.
“Stai calmo. Tanto non entra. È troppo duro.”
Gianluca mi spinse la testa nuovamente sul suo cazzo. “Devi lubrificarlo.” Spiegò all’amico.
“Non ho niente.”
“Sputaci sopra.”
Mario sputò sopra il mio buchino e anche sul suo cazzo, massaggiandoselo tutto. Provò nuovamente a spingere. Gridai di dolore.
“Fai silenzio, Luca. Vuoi che qualcuno sappia che ti fai rompere il culo?” Gianluca mi fece cenno di far silenzio. Mi morsi le labbra. Mario spinse ancora. Sembrava davvero che mi stesse aprendo in due.
“È entrata la cappella. Vado.”
Gianluca mi tappò istintivamente la bocca. Mario spinse e me lo infilò fino in fondo. Le sue palle sbatterono contro il mio culo. Il mio urlo fu soffocato dal palmo di Gianluca, mentre le mi lacrime gli bagnarono le dita.
“È fantastico. È così stretto, ma allo stesso tempo soffice.” Si godette un attimo quell’istante. La sua testa leggermente inclinata all’indietro. Poi da giovane maschio arrapato iniziò a cavalcarmi come uno forsennato. Il suo ritmo era irregolare. Faticava a controllare il movimento del bacino.
“Vengo. Non ce la faccio più.” Mario si svuotò per la seconda volta dentro di me. Stavolta mi riempì il culo. Diede ancora alcuni colpi per svuotarsi ...